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venerdì | 07-11-2025

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Sport

Ottanta modelli d’epoca per i sessant’anni dello Spino

Una festa degna di un anniversario importante. La terza edizione de “Lo Spino – Leggende in Salita” ha reso omaggio ai 60 anni dalla prima cronoscalata Pieve Santo Stefano–Passo dello Spino, trasformando le strade in un museo dinamico di auto storiche che hanno fatto la storia delle corse in salita.

Un parco vetture d’eccezione

Quasi novanta i modelli presenti, tra turismo e prototipi, che sabato 27 e domenica 28 settembre hanno percorso i tratti simbolo della cronoscalata, in passato valida per il campionato italiano di velocità in montagna. Dalla Porsche 914 Lenner di Paolo Cardeti alla Lancia Delta Integrale di Angelo Miniggio, passando per l’Alfa Romeo 8C Replica del 1932 fino alla Lucchini Honda del 1997, l’arco temporale e la varietà dei modelli hanno conquistato appassionati e curiosi. Gran finale con le Fiat 131 Abarth, nel cinquantesimo anniversario della loro preparazione sportiva, e la parata conclusiva per la Giornata nazionale dell’automobilismo storico.

Inclusione e memoria

La manifestazione ha avuto anche un forte valore sociale grazie al coinvolgimento dell’Associazione Paratetraplegici Aretini: sette persone in carrozzina hanno aperto simbolicamente la kermesse, in occasione del Disability Pride Toscana, per lanciare un messaggio di inclusione.
Momento di grande emozione anche la pausa di domenica per ricordare Enzo Osella, scomparso proprio il 27 settembre, figura chiave nelle gare in salita e nella storia della Formula Uno.

Ospiti e riconoscimenti

Alla conviviale di gala hanno partecipato protagonisti storici della corsa come David Baldi e Franco Cinelli, quest’ultimo premiato con la riproduzione del manifesto 2005 con la sua celebre Osella rosa.
Non sono mancati i riconoscimenti: tra i premiati spiccano la Lancia Appia Sport 1962 di Paolo Saporetti, la Cisitalia 202 del 1947 di Giuliano Bensi e la Porsche 904 del 1964 di Romeo Balli.

Ecco tutti i riconoscimenti assegnati.
Turismo stradale: Lancia Appia Sport anno 1962 di Paolo Saporetti
Turismo competizione: Abarth 850 anno 1967 di Ulderico Paolelli
Gran Turismo Stradali: Lancia Fulvia Zagato anno 1972 di Tommaso Cesari
Gran turismo competizione: Lancia Fulvia Sport anno 1967 di Enrico Alberti
Vetture sport: Fiat 750 Bortolato anno 1956 di Giorgio Ferrari
Sport prototipi: Dallara 1000 Sp anno 1975 di Mauro Oliveri
Vetture sport 2000: Abarth Sp 019 anno 1970 di Carlo Steinhausiln
Trofeo Adriano Gradi: Abarth Se 010 Sport anno 1966 di Edoardo Magnone
Trofeo Pietro Del Corto: Simca Rallye 2 anno 1972 di Franco Betti
Premio Marino Cesari: Cisitalia 202 anno 1947 di Giuliano Bensi
Premio Emanuele Caporali: Abarth 850 Corsa anno 1966 di Fabio Paoletti
Premio Club “Il Saracino”: Porsche 911 di Alessandro Brunetti
Premio speciale Fiat 131: Attilio Fantini
Premio Pieve Santo Stefano: Lancia Appia Sport anno 1962 di Martino Tani
Premi speciali: Lancia Stratos di Claudio Alfonsi e Abarth 850 Tc di Giovanni Maggiorelli
Premio Camet: Porsche 904 anno 1964 di Romeo Balli
Premio Forlani: Bmw M3 E30 anno 1986 di Massimiliano Bristot

Le parole degli organizzatori

«Un successo che è andato oltre le aspettative – ha commentato Lorenzo Tizzi Corazzini, presidente del Pro-Spino Team –. I partecipanti si sono detti molto soddisfatti e abbiamo già nuovi progetti per il 2026. Le celebrazioni per il 60° non finiscono qui: a breve sarà inaugurata una grande mostra fotografica con vetture esposte, visitabile fino alla fine dell’anno».

L’entusiasmo per il passato, dunque, diventa slancio per il futuro, con l’idea – già annunciata – di riportare in calendario la cronoscalata come vera e propria competizione.