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Nisticò dopo Arezzo–Bra 2-1: “Orgoglioso dei miei ragazzi. Atteggiamento giusto, ripartiamo da qui”
Il Bra esce sconfitto 2-1 dal Comunale di Arezzo, ma con la consapevolezza di aver giocato alla pari contro una delle squadre più forti del campionato. Nel post partita mister Fabio Nisticò sottolinea la prestazione dei suoi, mettendo da parte la classifica e guardando soprattutto alla mentalità mostrata dalla squadra.
«L’avevamo preparata così, con coraggio e personalità — spiega —. Contro squadre così importanti più le tieni lontane dalla tua area e più hai possibilità di non subire gol. L’atteggiamento dei ragazzi mi è piaciuto molto, ho fatti i complimenti a tutti a fine gara. C’è rammarico per non aver portato a casa punti, è evidente, ma da qui dobbiamo ripartire. Servirà lucidità per trasformare questa partita in una spinta positiva: il coraggio e la consapevolezza che abbiamo messo oggi dovremo portarli con noi contro avversarie più alla nostra portata, già da venerdì contro il Pontedera, per noi una gara importantissima».
Assenze pesanti, ma chi ha giocato è stato all’altezza
Il Bra si è presentato ad Arezzo senza tre pedine chiave. Nisticò lo conferma:
«Sinani ha un problema al pube e si è dovuto sottoporre a infiltrazione, Tuzza ha preso una botta al ginocchio in allenamento e non lo abbiamo rischiato. Minaj è fuori dalla partita di Rimini. Sono assenze pesanti per noi, ma voglio elogiare chi ha giocato: sono stati bravissimi».
Identità di gioco confermata, ma è mancato qualcosa negli ultimi metri
Bucchi in conferenza ha riconosciuto che il Bra sarebbe andato a pressare il regista amaranto, e la lettura tattica viene confermata anche dal tecnico giallorosso. Nisticò però ammette che qualcosa è mancato davanti:
«Per essere più incisivi servono giocatori che in certe situazioni possono far pendere la partita dalla tua parte. Il colpo di testa di Cianci è l’esempio: una singola giocata che pesa. Noi dobbiamo trovare la stessa qualità nelle nostre partite. Senza togliere nulla a chi è sceso in campo, ma Tuzza, Sinani e Minaj sono troppo importanti per noi in alcuni momenti della gara».
Nonostante il risultato, l’allenatore rivendica la prestazione e lo spirito della squadra:
«La nostra identità l’abbiamo portata in campo. È mancata concretezza negli ultimi 16 metri, quello sì. Ma ho ringraziato uno a uno i miei giocatori: hanno dato tutto quello che avevano».
Per il Bra, il messaggio è chiaro: la sconfitta brucia, ma la prestazione resta. E per Nisticò, è proprio da qui che deve ripartire la corsa dei giallorossi piemontesi.





