La rovesciata dei sogni. Celebrata la storica prodezza di Menchino Neri, una serata tra emozioni, ricordi e passione sportiva

Una serata ricca di emozioni e memoria quella andata in scena ieri, lunedì 9 giugno, allo Stadio Città di Arezzo, in occasione del 40° anniversario della leggendaria “Rovesciata dei sogni”. Un tributo speciale al gol iconico di Domenico “Menchino” Neri, che il 9 giugno 1985 – in un infuocato Arezzo-Campobasso – cambiò le sorti della stagione amaranto con un gesto atletico spettacolare e carico di significato, rimasto impresso nel cuore di ogni tifoso.
La serata si è aperta intorno alle 20 con l’esibizione di otto scuole calcio del territorio, segno tangibile del futuro che guarda al passato con riconoscenza. Subito dopo, spazio alle premiazioni e agli onori della Giostra del Saracino, rappresentata da sbandieratori, musici e figuranti dei quattro quartieri cittadini.
Il cuore dell’evento è stato il racconto di quel momento magico, rivissuto anche attraverso filmati d’epoca e testimonianze dirette. Sul prato verde dello stadio amaranto, hanno fatto ritorno tanti ex calciatori che hanno condiviso il campo con Neri: compagni della Primavera, protagonisti di quel campionato ‘84-’85, e giocatori da lui allenati tra il 1990 e il 1992.
Applausi, commozione e tanta passione hanno accompagnato il clou della serata: la proiezione del video di Arezzo-Campobasso nella magistrale telecronaca di Nedo Settimelli, con il rigore sbagliato da capitan Neri, la sua disperazione e poi, poco dopo, l’incredibile riscatto – quella rovesciata straordinaria che sancì l’1-0, regalando la permanenza in Serie B.
Un evento che ha celebrato non solo un gol, ma una lezione di sport, resilienza e cuore, con la presenza di autorità, tifosi, famiglie e sportivi di ogni età, uniti nel ricordo di un gesto che, a distanza di 40 anni, continua a far battere forte i cuori amaranto.