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mercoledì | 24-12-2025

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Sport

I ragazzi della Cricca di nuovo insieme

Una serata carica di emozioni, ricordi e amicizia, nel segno di una passione condivisa che ha attraversato generazioni. Ex dirigenti e calciatori della Cricca si sono ritrovati a cena per celebrare una storia sportiva e umana iniziata nel 1974, quando un gruppo di amici della zona di Santa Maria delle Grazie decise di dare vita a una squadra di calcio destinata a lasciare un segno profondo nello sport aretino.

All’origine di tutto c’era un sogno semplice ma ambizioso: prendere parte ai campionati organizzati dal CSI di Arezzo e ai tornei di fine stagione, come il prestigioso “Città di Arezzo”, che metteva in palio la possibilità di disputare la finale allo stadio Comunale. Un traguardo che, per tanti calciatori amatoriali, rappresentava l’apice di una passione coltivata nei ritagli di tempo.

La cena è stata anche l’occasione per rendere omaggio ai soci fondatori che hanno dato vita alla società: Franco Boncompagni, Tommaso Casucci, Mauro Ciofini, Luigi Frasca, Martino Gelli, Luigi Giustini, Luigi Mazzi – che ricoprì il ruolo di presidente – Sandro Vagnoli, Giuliano Versari e Sergio Buoncompagni. Un ricordo particolare è stato dedicato anche a Serboli, dirigente fondatore scomparso lo scorso novembre, la cui figura è rimasta impressa nella memoria di tutti i presenti.

Tra battute, risate, fotografie e aneddoti, i partecipanti hanno ripercorso i primi anni della Cricca, dalle partite giocate sul campo del Giotto Est fino al trasferimento all’impianto sportivo militare. Un viaggio nel tempo che ha riportato alla luce anche la nascita, tra gli anni Ottanta e Novanta, del settore giovanile, quando tanti ragazzi iniziarono a rincorrere un pallone indossando la storica maglia bianca a righe rosse.

In bacheca arrivarono vittorie di prestigio, ma anche campionati combattuti fino all’ultimo contro autentiche corazzate del calcio dilettantistico locale, come il Sansepolcro. Il percorso della Cricca proseguì poi sotto l’egida della LND, con la partecipazione al campionato di Terza Categoria, a testimonianza di una crescita costante e costruita nel tempo.

Molti dei calciatori entrati da bambini nelle fila della società, con il passare degli anni, sono diventati dirigenti, continuando a portare avanti con impegno l’attività sportiva, in particolare a livello giovanile. Un impegno che è proseguito fino all’inizio degli anni Duemila, quando la Cricca, per gestire al meglio risorse, impianti e costi, decise di unirsi al Saione, dando vita al Ponte.

La serata si è conclusa con il taglio di una torta speciale, decorata con il celebre logo della Cricca: un simbolo che ha suggellato una passione autentica e un’amicizia nata e cresciuta all’interno di uno dei club che hanno scritto pagine importanti della storia dello sport aretino.

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