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domenica | 09-11-2025

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Sport

Derby teso e senza reti, il Perugia ferma la corsa dell’Arezzo: Ravenna in testa

Derby dell’Etruria senza reti al “Curi”: Perugia e Arezzo pareggiano 0-0 dopo novanta minuti di grande intensità e agonismo. Gara dura, segnata da due espulsioni e poche occasioni da gol. Con questo risultato, l’Arezzo perde per la prima volta dall’inizio del campionato la vetta della classifica, superato dal Ravenna.

Perugia – Arezzo 0-0

Primo Tempo

Un derby dell’Etruria intenso e maschio, con ritmi alti, contrasti duri e pochissimi spazi concessi. Al “Curi” il primo tempo tra Perugia e Arezzo si chiude sullo 0-0, ma non è mancato nulla: agonismo, episodi al limite e qualche occasione che ha fatto tremare le due difese.

Il Perugia approccia la gara con veemenza, provando subito a mettere pressione e a imporre il proprio ritmo. L’Arezzo, dal canto suo, risponde con ordine e compattezza, tenendo botta nei momenti più caldi e mostrando carattere da grande squadra.

La tensione si accende presto: al 10’, Guccione e Manzari si allacciano davanti alla panchina amaranto in un corpo a corpo che finisce con entrambi a terra e con l’arbitro De Angeli costretto a estrarre due gialli. Guccione lamenta un colpo al volto, Bucchi invoca il rosso e chiede la revisione FVS, ma il direttore di gara conferma la decisione iniziale. Il regista amaranto, già diffidato, salterà la prossima sfida con il Bra.

In pochi minuti finiscono sul taccuino anche Kanoute per proteste e De Col per un fallo duro. Il Perugia continua a spingere, trovando una buona occasione al 16’ con Montevago, che controlla in area, si libera e calcia di destro: tiro centrale, Venturi è attento e respinge.

L’Arezzo si fa vivo al 22’: bella combinazione su rimessa laterale tra Pattarello e Chierico, con quest’ultimo che si gira bene e calcia di sinistro, sfiorando il palo. È il primo vero squillo amaranto.

 Al 28’ gli amaranto protestano per un possibile tocco di mano di Tozzuolo sul tiro di Pattarello, ma l’arbitro lascia correre.

Al 31’ è Tavernelli a provarci con un lampo dai venti metri, ma Gemello blocca con sicurezza.

Al 37’ il Perugia reclama un rigore per un contatto tra Gilli e Montevago: anche in questo caso De Angeli lascia proseguire, dopo un’altra revisione FVS di oltre due minuti che conferma la scelta del campo.

Nel finale, dopo cinque minuti di recupero, l’Arezzo costruisce la più grande occasione del primo tempo: Gemello respinge male il tiro di Chierico, sulla ribattuta si avventano Pattarello e Mawuli, ma entrambi mancano clamorosamente l’impatto con il pallone.

Si va così al riposo sullo 0-0, dopo 50 minuti intensi e combattuti.

Secondo Tempo

Bucchi effettua il primo cambio all’intervallo: fuori Guccione, già ammonito, dentro Iaccarino per dare più dinamismo alla mediana. Ma il neoentrato dura poco: al 47’ entra con il piede alto su Megelaitis, De Angeli è vicinissimo all’azione e non ha dubbi. Rosso diretto.

Bucchi chiama la revisione al monitor, ma l’FVS conferma la decisione: Arezzo in dieci uomini dopo meno di tre minuti di gioco.

Bucchi non cambia nulla e ridisegna la squadra con un 4-4-1 ordinato: Chierico e Mawuli in mezzo, Pattarello e Tavernelli sugli esterni, Cianci unica punta. Gli amaranto difendono con compattezza e cercano di ripartire.

All’11’ proprio Chierico sfiora la grande occasione: penetrazione in area perugina e cross troppo corto per Cianci, con Pattarello che era solo sul secondo palo.

Al 60’ Tedesco inserisce forze fresche: dentro Giunti per Tumbarello e Bacchin al posto di Kanoute. Due minuti dopo le squadre tornano in parità numerica: Manzari, già ammonito, entra in ritardo su Chierico e viene espulso per doppia ammonizione.

Al 67’ Bucchi toglie Cianci e si gioca la carta Varela al centro dell’attacco.

Al 73’ Gigli ferma fallosamente Bacchin e si becca il giallo. Il Perugia prova a ripartire: al 76’ una palla persa da Chierico sulla trequarti biancorossa innesca una ripartenza fulminea, ma Montevago spreca tutto calciando alto sopra la traversa.

L’arbitro concede cinque minuti di recupero. Al 92’ Torrasi calcia un piattone da fuori area, il pallone viene deviato da Venturi e si stampa sulla traversa prima di finire in angolo.

Nel finale arriva un ultimo giallo per Righetti, che trattiene Giunti a centrocampo.

Dopo cinquanta minuti di battaglia, il derby dell’Etruria si chiude 0-0. Una partita tiratissima, più di nervi che di gioco, in cui l’Arezzo deve fare i conti per una parte di gara con l’inferiorità numerica ma riesce a resistere con carattere a un Perugia determinato.

Per gli amaranto è comunque un punto prezioso, anche se per la prima volta in stagione perdono la vetta della classifica: il Ravenna sale a +1. Al “Curi”, invece, resta la sensazione di aver assistito a un derby vero, duro, combattuto, dove il cuore ha contato più di ogni altra cosa.

Tabellino e formazioni

Perugia: 1 Gemello; 26 Calapai, 28 Riccardi, 5 Angella, 31 Tozzuolo; 20 Tumbarello (15′ st 6 Giunti), 16 Bartolomei (32′ st 24 Torrasi), 32 Megelaitis; 77 Manzari; 9 Montevago, 7 Kanoute (15′ st 11 Bacchin).

A disposizione: 12 Moro, 22 Vinti, 3 Yabre, 4 Joeselito, 17 Terrnava, 29 Ogunseye, 30 Giardino, 31 Rondolini, 98 Giraudo.

Allenatore: Giovanni Tedesco.

Arezzo: 22 Venturi; 26 De Col, 13 Gilli, 15 Gigli, 37 Righetti; 8 Mawuli, 7 Guccione (1′ st 78 Iaccarino), 24 Chierico; 10 Pattarello, 71 Cianci (22′ st 11 Varela), 21 Tavernelli.

A disposizione: 1 Trombini, 12 Galli, 3 Tito, 14 Meli, 19 Chiosa, 23 Arena, 45 Perrotta, 83 Ferrara.

Allenatore: Cristian Bucchi.

Arbitro: Luca De Angeli di Milano (Luca Capriuolo di Bari – Pierpaolo Carella de L’Aquila). Quarto ufficiale: Marco Di Loreto di Terni. Operatore Fvs: Matteo Lauri di Gubbio.

Spettatori presenti 4mila circa. Espulsi Iaccarino al 2′ st per gioco violento e Manzari al 17′ st per somma di ammonizioni. Ammoniti: pt 13′ Manzari e Guccione, 14′ Kanoute, 15′ De Col; st 28′ Gigli, 45′ Torrasi, 48′ Righetti. Angoli: 6-2. Recupero tempi: 5′ e 5′

I tifosi del Perugia espongono uno striscione contro la decisione di vietare la trasferta ai tifosi dell’Arezzo: “Reprimere e vietare, solo questo sapete fare. Trasferte libere“, firmato Ultras Perugia.

Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Giovanni Galeone, scomparso il 2 novembre scorso all’età di 84 anni. Galeone è un doppio ex: sulla panchina del Perugia dal 1995 al 1997, nella stagione ’95/’96 protagonista della promozione in serie A del Perugia di Gaucci. Nella stagione 1959/1960 ha giocato nell’Arezzo e alla guida dell’Ancona ha allenato Bucchi, attuale allenatore amaranto.

L’Arezzo perde un’altra soluzione in avanti: Ravasio dà forfait e la sua assenza si aggiunge a quella degli altri indisponibili Dell’Aquila, Dezi, Ravasio, Renzi. Cristian Bucchi parte dunque con Cianci in avanti, affiancato dalla fantasia di Tavernelli e Pattarello. Frangiflutti Mawuli dall’inizio, con Guccione capitano a innescare le azioni. Tedesco preferisce Montevago all’ex Ogunseye che parte dalla panchina.

Perugia – È tutto pronto per il derby dell’Etruria. Al “Renato Curi” il Perugia ospita l’Arezzo in una sfida che profuma di storia, rivalità e ambizioni. Da una parte un Grifo in ripresa, capace di conquistare 4 punti nelle ultime due partite con Tedesco in panchina, dall’altra un Arezzo in pieno stato di grazia: 7 risultati utili consecutivi e un morale alle stelle per la squadra di Cristian Bucchi, ex biancorosso, che torna da avversario nello stadio che lo ha visto protagonista. Peccato per l’assenza del tifo ospite: la gara è stata considerata da ‘bollino rosso’ dal punto di vista dell’ordine pubblico e la Curva sud del Curi risulta desolatamente deserta

Amaranto da alta classifica, Grifo in crescita

Dopo gli anticipi di ieri, la classifica del Girone B di Serie C vede gli amaranto al secondo posto con 31 punti, a -2 dal Ravenna (33), che ha travolto la Torres 3-0, e a +3 sull’Ascoli (28), fermato sull’1-1 dal Gubbio. Numeri che confermano il momento magico dell’Arezzo, compatto, brillante e capace di un calcio propositivo.

Il Perugia, penultimo a 7 punti, ha però mostrato segnali incoraggianti: la squadra di Giovanni Tedesco sta ritrovando equilibrio e fiducia. “Partita dopo partita stiamo crescendo – ha dichiarato il tecnico biancorosso –. Sappiamo quanto significhi questo derby e vogliamo dare continuità ai risultati.”

Il derby senza tifosi amaranto

L’unica grande assenza sarà quella del pubblico ospite. Il TAR dell’Umbria ha infatti respinto la richiesta presentata da Orgoglio Amaranto, tramite l’avvocato Giulio Ciabattini, per ottenere la sospensiva del decreto prefettizio che vieta la trasferta ai sostenitori aretini.
Il provvedimento resta in vigore e impedisce ai tifosi amaranto di assistere alla gara dal settore ospiti del “Curi”. Le motivazioni del divieto fanno riferimento a una sassaiola avvenuta nel novembre 2024 contro un pullman di tifosi aretini, oltre che alla concomitanza con Foligno–Siena (Serie D), in programma anch’essa alle 14.30.

I sostenitori amaranto, tuttavia, non hanno fatto mancare il loro affetto: ieri in massa al centro sportivo de Le Caselle, la Curva Sud Lauro Minghelli ha caricato la squadra prima della partenza per il ritiro prepartita. Un modo per far sentire, anche a distanza, tutto il calore di una città.

Bucchi e il ritorno da ex

Per Cristian Bucchi, quello di oggi sarà un ritorno speciale. Da calciatore e allenatore ha lasciato ottimi ricordi a Perugia, ma ora siede sulla panchina amaranto, deciso a proseguire il momento d’oro del Cavallino.
Tornare al Curi è sempre un’emozione, ma oggi conta solo l’Arezzo – ha dichiarato Bucchi alla vigilia –. I ragazzi stanno bene, hanno consapevolezza e entusiasmo. Servirà coraggio, ma siamo pronti a giocarci le nostre carte.”

Una rivalità che dura da cinquant’anni

La storia del derby è lunga e ricca di episodi che hanno acceso la rivalità.
L’unica vittoria amaranto a Perugia risale al 15 giugno 1986 (2-0 firmato Facchini e Ugolotti), mentre la sfida più dolorosa per l’Arezzo resta quella dell’11 maggio 1975, quando, avanti 2-1 all’intervallo, i toscani subirono la rimonta biancorossa (3-2), che spalancò al Grifo le porte della prima storica promozione in Serie A. Da allora, ogni incrocio ha avuto un sapore particolare. Per gli aretini fu il venir meno di una sorta di ‘patto’, visto che l’anno prima la dirigenza amaranto aveva ‘salvato’ il Grifo dall’accusa di illecito e dalla retrocessione.

Lo scorso anno, in Coppa Italia, l’Arezzo sbancò il Curi per 2-1, eliminando i biancorossi, ma pochi giorni prima, in campionato, era stato il Perugia a imporsi 2-0. Nel match di ritorno di campionato al “Città di Arezzo” del 6 aprile 2025, furono invece Tavernelli e Pattarello a firmare il 2-0 amaranto.

Complessivamente, le due squadre si sono incrociate 64 volte, con prevalenza di vittorie del Perugia, 24, altrettanti pareggi e 16 trionfi dell’Arezzo. Al Curi, nei 32 match disputati, una sola vittoria aretina, 13 pari e 18 vittorie del Perugia.