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De Col: «Per noi i punti sono 41. Sta diventando sempre più dura, ma siamo un grande gruppo»
Dopo l’1-0 sulla Sambenedettese, firmato dal rigore di Pattarello, Filippo De Col analizza una vittoria che pesa più di quanto dica il risultato. Tre punti che riportano l’Arezzo in vetta e che arrivano al termine di una settimana complessa sul piano emotivo, segnata dalla cancellazione del Rimini dal campionato e dalla conseguente decurtazione di tre punti agli amaranto.
«Per noi abbiamo 41 punti» chiarisce subito De Col, come a voler fissare una verità interna allo spogliatoio. «Non possiamo permetterci di disperdere energie pensando a decisioni che non dipendono da noi. Altri devono analizzarle. Noi dobbiamo pensare al campo. Oggi la Sambenedettese era la partita più difficile, come lo sarà quella con il Livorno. La cancellazione del Rimini ci ha penalizzato, ma dobbiamo andare avanti».
«Non brillanti, ma concreti. Ogni avversario con noi dà il 200%»
Il difensore amaranto riconosce che la squadra non ha espresso il suo calcio più scintillante, ma vede un lato positivo prezioso:
«A livello tecnico non siamo stati brillanti come altre volte, ma come atteggiamento e impatto è stato il solito Arezzo. Siamo stati presenti, compatti, dentro la partita. Il risultato è fondamentale, perché diventa ogni volta più difficile: tutti quelli che ci affrontano danno il massimo perché giocano contro la prima in classifica. Serve pensare una partita alla volta».
La gestione della penalizzazione e un precedente personale
Gli chiediamo se gli sia mai capitata una situazione simile in carriera.
«No, mai. Una cosa del genere non mi era mai successa. L’anno scorso è successo qualcosa di simile al Cerignola, ma non direttamente alla squadra in cui giocavo io. La Serie C è difficile, dobbiamo prendere questa cosa nel modo più positivo possibile e trasformarla a nostro favore».
Il rapporto con il gruppo e il bilancio personale
Sedici giornate sono abbastanza per tracciare un primo bilancio della sua avventura in amaranto. E De Col non nasconde soddisfazione:
«Sono contento, ma si può fare sempre meglio. Ho scelto un progetto e una società importante e qui ho trovato compagni con cui sto benissimo nello spogliatoio».
Poi un dettaglio che rivela molto della vita interna alla squadra:
«Nei grandi gruppi ci vuole quello che c’è qui. Dopo tre giorni mi sentivo come se fossi ad Arezzo da tre anni. Devo ringraziare staff e compagni».
E un’ultima frase che dice tanto anche del livello tecnico della rosa:
«Abbiamo giocatori forti, doppi e forti in ogni ruolo. Paradossalmente la cosa più difficile della settimana è difendere sui nostri attaccanti».
Nell’Arezzo che continua a macinare punti, De Col è uno dei simboli della solidità, della mentalità e del senso di appartenenza. In un gruppo che non vuole mollare un centimetro, neppure nelle settimane più complicate.




