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martedì | 02-09-2025

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Sport

Cutolo a Radio Sportiva: “Questo Arezzo gruppo vero, fatto di uomini prima che di calciatori”

AREZZO – All’indomani del convincente successo sul campo del Pontedera, il direttore sportivo dell’Arezzo, Nello Cutolo, ha commentato la prestazione ai microfoni di Radio Sportiva con equilibrio e chiarezza di visione. Nessun trionfalismo, ma la consapevolezza di un percorso che parte dal lavoro quotidiano e dalla forza del gruppo.

«Stiamo facendo step importanti, lavorando bene e con grande attenzione – ha dichiarato –. L’obiettivo è restituire ad Arezzo quella credibilità, quell’immagine e quell’entusiasmo che questa piazza merita e che ha vissuto per tanti anni. Oggi possiamo contare su una proprietà solida, presente, e siamo tutti concentrati per far sì che questo lavoro porti frutti concreti».

La vittoria di Pontedera, maturata con una prestazione di carattere e qualità, conferma l’ottimo avvio di stagione della squadra amaranto. Cutolo, però, invita a guardare avanti con pragmatismo:

«Non ci siamo mai nascosti: l’obiettivo dell’Arezzo è importante. Sappiamo che il girone è complicato, con piazze blasonate come Livorno, Ravenna, San Benedetto, Ascoli… ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e al nostro percorso».

Il ds si sofferma anche sulla costruzione della rosa:

«Volevamo una squadra composta da 23 titolari, e penso che ci siamo riusciti. Insieme al mister e al presidente, abbiamo lavorato per alzare il livello in ogni reparto. Non faremo follie di mercato: siamo soddisfatti dei giocatori che abbiamo scelto. Ma soprattutto, abbiamo costruito un gruppo vero, fatto di persone straordinarie. Come ha detto il mister in conferenza stampa, in questa categoria si vince con il gruppo. Quando scegli gli uomini giusti, sei già un passo avanti».

Bucchi, l’uomo giusto al momento giusto

Un passaggio importante del ragionamento di Cutolo riguarda il tecnico amaranto:

«La scelta di Bucchi è arrivata lo scorso febbraio, in un momento non semplice. Lo conoscevamo, sapevamo cosa poteva dare. E oggi siamo felici di aver fatto quella scelta. È un allenatore evoluto, capace di trasmettere idee chiare e dare un’impronta forte alla squadra. Ma soprattutto, è una persona eccezionale. Anche nei momenti più grigi della scorsa stagione, è riuscito a restituire entusiasmo e autostima a un gruppo che sentiva il peso della pressione. Oggi si ragiona in modo diverso, con consapevolezza e spirito collettivo».

L’importanza del sacrificio

Al di là dei nomi e delle individualità, Cutolo torna a ribadire quale sia la vera forza dell’Arezzo:

«Abbiamo tanti giocatori bravi, di qualità. Ma per provare a fare qualcosa di importante, bisogna saper mettere da parte qualcosa di sé. Gli obiettivi di squadra, quelli societari, vengono prima. E solo chi lo capisce davvero può fare la differenza in un contesto come questo».

Un messaggio chiaro, che fotografa un Arezzo ambizioso ma consapevole: un gruppo che ha ritrovato identità, appartenenza e entusiasmo, e che adesso guarda avanti con la forza del collettivo.

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