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giovedì | 27-11-2025

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Sport

Bucchi dopo l’eliminazione ai rigori: «Dispiace uscire, la Coppa era un obiettivo. Bene i giovani»

L’Arezzo saluta la Coppa Italia di Serie C ai calci di rigore (5-6 contro il Latina) al termine di una gara equilibrata e decisa solo dagli episodi finali. Nessun dramma, ma rammarico sì, soprattutto per l’occasione mancata di proseguire un percorso utile alla crescita dell’intera rosa. Lo ha spiegato nel dopo partita il tecnico Cristian Bucchi, analizzando con lucidità la serata del “Città di Arezzo”.

«La Coppa era un obiettivo, volevamo andare il più lontano possibile»

Senza cercare alibi, Bucchi ha definito chiaramente lo spirito con cui l’Arezzo aveva affrontato la competizione:

«Assolutamente sì, per noi era un obiettivo. Avremmo voluto andare avanti il più possibile e provare a vincerla. La Coppa sarebbe stata perfetta per dare minutaggio a chi oggi gioca meno».

Il tecnico ha evidenziato come la rosa profonda, in questo momento, sia condizionata dall’emergenza:

«Abbiamo tante defezioni in gare molto ravvicinate. Siamo arrivati alla partita spremendo qualcuno, altri erano stanchi. Sarebbe stato importante rivedere Dell’Aquila, Ravasio che stamani si è svegliato ma non era in condizione di giocare, Renzi, Dezi e anche Gigli che però era squalificato».

A complicare ulteriormente i piani, l’uscita prematura del 2006 Concetti:

«Mi spiace molto che sia uscito dopo un quarto d’ora per risentimento muscolare. Avevamo costruito la partita anche per far crescere lui e altri ragazzi».

Sul campo però l’Arezzo ha fatto la sua parte:

«Dispiace perdere sempre, ma abbiamo creato i presupposti per vincerla. Non abbiamo concesso un tiro al Latina, poi i rigori sono una lotteria».

«Ferrara e Sussi? Hanno risposto alla grande»

Tra gli aspetti più positivi della serata c’è stata la prestazione dei giovani del vivaio.

«Ferrara e Concetti lavorano sempre con noi e Sussi ha fatto bene. È molto centrato, spavaldo, non ha timore. È uno di quelli che fa bene a stare in prima squadra».

La linea è chiara:

«Vogliamo creare ragazzi che possano giocare davvero in prima squadra, non solo essere convocati. Devono essere pronti, competitivi, protagonisti».

«Contro la Sambenedettese servirà massima attenzione: ogni pallone è decisivo»

Nessuna pausa: tra pochi giorni c’è il campionato e un’altra sfida ad alta intensità contro la Sambenedettese.

«Hanno giocato anche loro in Coppa, sarà molto dura. È un’altra gara ravvicinata. Faremo lavoro defaticante per chi ha giocato e da venerdì penseremo solo al prossimo impegno».

Bucchi non sottovaluta l’avversario:

«La Sambenedettese ha fatto forse più punti fuori casa, ha un pubblico caloroso ma ti attende sorniona, riparte e sa colpire. Ha giocatori veloci, attaccanti esperti, un blocco solido».

E avverte:

«Hanno fatto due partite stratosferiche con Ravenna e Ascoli perdendole senza meritarlo. Dovremo affrontarli con grandissima attenzione. Vogliamo continuare il nostro percorso pensando che ogni pallone è decisivo».

Nessuna resa. L’Arezzo lascia la Coppa ai rigori, ma riparte immediatamente dal campionato con la determinazione di chi ha ben chiaro il proprio obiettivo.

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