Arezzo in D, parla La Cava: “Non eravamo sull’orlo del fallimento, il calcio va fatto con passione”

Subito dopo la fine della sciagurata partita di Cesena era stato l’amministratore delegato dottor Selvaggio a tirare in ballo il rischio fallimento dell’Arezzo calcio qualora non fosse intervenuta la Mag servizi rilevando le quote, questione ribadita in una trasmissione ad una tv locale dal presidente Gentile. Ma la precedente proprietà, nella persona di Giorgio la Cava (che, ricordiamo, era socio al 99%) non ci sta e ci contatta per esprimere le sue ragioni:
“Non è assolutamente vero che eravamo sull’orlo del fallimento. Le scritture contabili sono state consegnate dal dottor Grazzini e Mag ha avuto tempo e modo di verificarle. Io non ho nascosto assolutamente niente. Se davvero fosse vero che ho nascosto documenti potrebbero denunciarmi… e invece non solo non lo fanno, ma sono io che ho dovuto fare un decreto ingiuntivo a dicembre (esecutivo da fine gennaio ) perché da parte della Mag non si è adempiuto né all’impegno di sostituire una fidejussione personale da me prestata in favore della S.S. Arezzo a fronte di un finanziamento bancario, né ha pagato la somma pattuita in caso di mancata sostituzione della garanzia. Il decreto (che è anche esecutivo) ve lo mando…”.
Quindi lei sostiene che l’Arezzo avrebbe comunque disputato la stagione sportiva sotto la sua presidenza anche in caso di mancata cessione?
“Assolutamente si, anche se con tutte le problematiche legate al covid, specialmente per me che sono nel settore turistico alberghiero di Roma. La prova è che avevo iscritto la squadra e depositato regolare fideiussione bancaria per il campionato di serie C 2020-2021. Ma il campionato l’avremmo fatto. Quello che mi fa male è che si voglia rovinare la mia reputazione a mezzo di interviste nelle quali si raccontano bugie. A questo riguardo sto pensando anche di tutelare la mia immagine in sede giudiziaria”.
In riferimento al decreto ingiuntivo che citava prima, avete poi trovato un accordo?
“Si, abbiamo raggiunto un accordo che stanno onorando e che contempla anche la vendita della mia quota residua della SS Arezzo alla Mag servizi”.
Si sente di dire qualcosa ai tifosi amaranto in questo triste momento?
“Alla tifoseria amaranto dico che il calcio non è scienza esatta e va fatto specialmente in serie C con tanta passione e cognizione di causa, come credo modestamente di aver sempre fatto sin dal mio arrivo ad Arezzo e fino alla mia partenza ed auguro di cuore che prima o poi si riveda lo stadio strapieno come nella bellissima ma sfortunatissima semifinale play off del 29 maggio 2019 contro il Pisa“.