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giovedì | 06-11-2025

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Sport

Arezzo-Gubbio, Bucchi: “Sfida tosta, serviranno carattere e reattività”

A poche ore dal fischio d’inizio di Arezzo-Gubbio (ore 20.30, Stadio Città di Arezzo), gara valida per la nona giornata di Serie C, Cristian Bucchi ha presentato la partita soffermandosi su avversari, infortunati, assenze e spirito con cui la squadra dovrà affrontare la sfida.

Il tecnico amaranto, come sempre lucido e diretto, ha iniziato parlando degli avversari:

“Il Gubbio è una squadra ben assortita, guidata da un allenatore molto esperto. Ha giocatori con esperienze importanti, anche in Serie B, e sa interpretare più partite all’interno della stessa gara. Mi aspetto una sfida maschia, tosta, dura. Dovremo essere bravi a pareggiare il livello agonistico e a trovare soluzioni contro una formazione che sa cambiare pelle durante i novanta minuti.”

Poi l’attenzione si è spostata sulla situazione fisica del gruppo e sugli infortunati, tema che in queste settimane ha condizionato le scelte dell’allenatore:

“La scorsa settimana, durante la rifinitura, si sono fermati contemporaneamente De Col e Renzi, mentre Ravasio ha avuto un blocco alla schiena proprio prima della partenza. Non era nulla di preventivato, ma purtroppo non siamo riusciti a utilizzare nessuno dei tre. Vi anticipo che Arena e Dezi non saranno disponibili. Per gli altri, deciderò prima del fischio d’inizio.”

Bucchi ha voluto anche spendere parole importanti per alcuni giovani che stanno crescendo all’interno del gruppo:

“Dell’Aquila è un giocatore che offre tante soluzioni. Può fare l’esterno, la seconda punta, persino il centravanti. Finora l’ho impiegato poco, ma ogni volta che entra mette vivacità e pericolosità. È giovane, ma gioca con la furbizia di un veterano. Mi piace molto e sono sicuro che sarà un’arma importante. Anche Perrotta è un ragazzo umile e pieno di energia. L’ho provato in più ruoli: è il nostro jolly. Prima della tecnica serve il fuoco dentro, e lui ce l’ha.”

Passando al tema più ampio del campionato, il tecnico ha analizzato l’equilibrio del Girone B, che continua a essere il più combattuto:

“Nessuno ha preso il largo, e questo conferma quanto sia difficile questo girone. L’anno scorso ha portato le due finaliste e la vincitrice della Coppa Italia. È un campionato complicato, anche per le condizioni logistiche: si passa da campi in erba a sintetici piccoli, si gioca di martedì o di venerdì, spesso in orari scomodi. Le squadre che arriveranno in fondo saranno quelle capaci di affrontare le difficoltà. Ai miei giocatori dico sempre: l’azione è importante, ma è la reazione che conta. L’errore fa parte del gioco, ma bisogna saper reagire. Questo lo dobbiamo allenare ogni giorno.”

Non poteva mancare un passaggio sull’espulsione di Emiliano Pattarello a Rimini, episodio che Bucchi ha commentato con sincerità:

“Mi sono arrabbiato, lo ammetto. Con Emiliano ci ho parlato molto. Sta facendo un percorso di crescita importante: era un giocatore forte ma individualista, oggi è più dentro al gioco, fa assist, lavora per la squadra. A Rimini era stato bravissimo, poi si è perso in una sciocchezza a partita finita. Alcune parole sono state travisate, ma voglio chiarire che nessuno di noi ha attaccato il Rimini o la sua situazione societaria. Anzi, siamo vicini alla società, allo staff e ai tifosi. Non ci permetteremmo mai di sparare sulla Croce Rossa. Mi ha deluso sentire certe interpretazioni.”

Il mister ha poi voluto rivolgere un ringraziamento particolare ai tifosi amaranto:

“Giocare di venerdì sera e vedere tutta quella gente fuori casa è emozionante. Anche a Piancastagnaio, di martedì, c’erano tantissimi tifosi. Non è scontato, sono trasferte lunghe e c’è chi lavora. Il loro entusiasmo ci spinge sempre. Ci sentiamo davvero di giocare in casa, anche lontano da Arezzo, e vogliamo ripagarli con le nostre prestazioni.”

Infine, uno sguardo alla sfida con il Gubbio e al valore che può avere in chiave di classifica:

“Trovare davanti una squadra con tanti ex non è uno stimolo in più. L’incentivo è vincere una partita importante, in un campionato dove vogliamo essere protagonisti. Sappiamo che squadra andremo ad affrontare, conosciamo le loro qualità e dovremo essere bravi a interpretare la gara nel modo giusto. Serviranno atteggiamento, tecnica, forza fisica e carattere. Tutto. È questo che conta, non i retropensieri.”

Con queste parole, Bucchi ha chiuso la conferenza stampa alla vigilia di una sfida che per l’Arezzo può rappresentare un passaggio cruciale: un test di maturità e di mentalità, per dimostrare che la squadra è pronta a restare stabilmente nella parte alta della classifica.

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