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Arezzo, Giampieretti: “Con la Torres segnali di stanchezza, ma conta come si arriva alla fine”
Nel dopo gara di Torres–Arezzo 1-1, a commentare la prestazione amaranto è Flavio Giampieretti, allenatore in seconda dell’Arezzo, che ha guidato la squadra dalla panchina al posto dello squalificato Cristian Bucchi.
Giampieretti individua la chiave della partita soprattutto nell’approccio iniziale: «Più che la differenza tra primo e secondo tempo, direi che il vero problema è stato il primo quarto d’ora. Dopo quella fase iniziale abbiamo trovato le giuste misure e siamo cresciuti». Un avvio costato caro, ma che non ha impedito agli amaranto di rimettere in equilibrio la gara.
Incide e non poco, anche il terreno di gioco del Vanni Sanna: «In questa categoria i campi possono presentare molte insidie. Oggi abbiamo dovuto sopperire con tanta grinta, soprattutto sulle seconde palle». Un adattamento necessario per una squadra che basa molto del proprio gioco sulla tecnica e sulla qualità.
Sui calci da fermo, Giampieretti ammette che qualcosa si poteva fare meglio: «Non direi che siano mancati del tutto, forse solo nella parte finale. A favore abbiamo battuto alcuni piazzati in maniera un po’ lenta, lì potevamo essere più efficaci».
Tra le note più positive spicca il nome di Mario Ravasio, autore del gol del pareggio: «Mario ha avuto un problema alla schiena ed è stato a lungo una mancanza importante, così come Tavernelli. Ma oggi voglio rimarcare la forza del gruppo: chi non viene considerato titolare si fa trovare sempre pronto. Questo è un risultato straordinario, considerando che c’è ancora tutto il girone di ritorno da giocare».
Il rammarico per non aver chiuso il girone d’andata da capolista c’è, ma è relativo: «Un po’ dispiace, è normale, ma alla fine conta come si arriva al traguardo, non a metà percorso».




