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domenica | 19-10-2025

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Sport

L’Arezzo espugna Ravenna per la prima volta nella storia. Tavernelli, Ravasio e Varela firmano la vetta solitaria

Un secondo tempo perfetto, da grande squadra, consegna all’Arezzo una vittoria storica: 3-0 sul campo del Ravenna, in un match che ribalta ogni precedente e proietta gli amaranto in vetta solitaria al Girone B. Dopo un primo tempo equilibrato, la squadra di Cristian Bucchi cambia passo e domina la ripresa con cinismo, qualità e compattezza, firmando il successo con Tavernelli, Ravasio e Varela. Ora la capolista è una sola e ha la maglia amaranto.

Ravenna – Arezzo 0-3  

⚽️ Reti: Tavernelli (2′ s.t.); Ravasio (42′ s.t.); Varela (50′ s.t.)

Primo Tempo

Dopo appena otto minuti è Venturi il primo portiere a dover intervenire con una parata spettacolare su un tiro potente di Luciani, bravo ad approfittare di un rinvio impreciso di Gilli.

🟨 Al 16’ primo cartellino del match: Rrapaj commette fallo su Chierico e viene ammonito. Pochi minuti dopo, al 23’, l’episodio più discusso del primo tempo: Pattarello sfonda sulla destra, crossa all’indietro e il pallone carambola sul braccio di richiamo di Rrapaj in scivolata. L’Arezzo protesta vivacemente, ma l’arbitro Striamo lascia correre.

🖥️ Richiamato al FVS, dopo un rapido check al monitor conferma la decisione iniziale: niente rigore, solo calcio d’angolo. La decisione appare corretta, il tocco c’è stato, ma col braccio di richiamo.

Alla mezz’ora Mawuli dopo un contrasto si ferma toccandosi il ginocchio. Il centrocampista ghanese prova a rientrare in campo ma, dopo qualche minuto, deve arrendersi: al 34’ Bucchi effettua il primo cambio, inserendo Iaccarino.

Il Ravenna torna a farsi vedere in avanti al 38’: Spini trova spazio sulla sinistra e crossa per Tenkorang, il cui colpo di testa però è debole e centrale. L’Arezzo risponde in contropiede poco dopo, con Pattarello ancora protagonista: salta due avversari, serve Cianci che appoggia per Iaccarino, ma il tiro del centrocampista viene respinto dalla difesa romagnola.

Nel finale, al 45’, Pattarello prova a sbloccare il risultato con un sinistro potente: Anacoura respinge con qualche patema e concede solo il corner.

🕘 🟨 Nei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro, lo stesso Pattarello viene ammonito per un fallo su Solini.

Primo tempo intenso e combattuto al Bruno Benelli, dove Ravenna e Arezzo vanno al riposo sullo 0-0 dopo quarantacinque minuti vivaci, equilibrati e con qualche episodio da moviola. Gli amaranto (oggi in bianco) si fanno preferire a livello di manovra, ma il Ravenna si difende con attenzione e in almeno due occasioni si rende pericoloso. Bucchi deve rinunciare dopo poco più di mezz’ora a Mawuli, vittima di infortunio, al suo posto Iaccarino. Spiccano alcune giocate di Pattarello, che al 40′ fa vedere tutta la sua classe e rapidità di esecuzione: sfreccia sulla fascia e lascia sul posto due avversari, anche se l’azione non avrà un buon esito. Il primo tempo si chiude senza reti ma con buone trame da entrambe le parti: equilibrio totale, qualche scintilla e tanto agonismo. Lo 0-0 all’intervallo fotografa perfettamente l’equilibrio visto in campo: nessuna delle due squadre ha davvero prevalso sull’altra e la sensazione è che, nella ripresa, potrebbe bastare un episodio o una giocata individuale per spezzare l’inerzia e indirizzare la partita.

Secondo Tempo

⚽️ Appena un minuto dopo il rientro in campo arriva l’episodio che sblocca la gara: Pattarello viene atterrato al limite dell’area da Solini, che si becca il giallo. Sulla punizione successiva il tiro dello stesso Pattarello si infrange sulla barriera, ma Cianci è il più lesto a raccogliere la respinta e a servire al centro Tavernelli, che calcia; Anacoura tocca ma non trattiene e il pallone rotola in rete. Arezzo avanti 1-0, e per Camillo Tavernelli è il quinto gol stagionale, tutti decisivi.

Il Ravenna accusa il colpo e prova a reagire con un cambio offensivo: fuori Da Pozzo, dentro Motti. Ma è ancora l’Arezzo a sfiorare il gol al 10’: Pattarello inventa per Cianci, che in spaccata centra in pieno il palo con il portiere battuto.

🖥️ L’episodio del 18’ accende qualche protesta: Pattarello cade in area dopo un contatto con Lonardi, ma tocca la palla con la mano e l’arbitro assegna punizione al Ravenna. Dopo la revisione al monitor, Striamo conferma la sua decisione senza ammonire per simulazione.

Al 23’ Bucchi cambia entrambi gli attaccanti: dentro Varela e Ravasio, fuori Pattarello e Cianci. Mossa che si rivelerà decisiva. Il Ravenna, nel frattempo, perde fluidità, mentre l’Arezzo controlla la gara. I padroni di casa si fanno pericolosi solo al 32’: Venturi compie una parata strepitosa su una conclusione al volo di Solini, poi Chiosa salva in scivolata su Zagre e sul successivo corner ancora Solini scheggia la traversa. È il momento di massimo sforzo dei giallorossi, che però non trovano il pari.

⚽️ Scampato il pericolo, l’Arezzo torna a colpire. Dopo un’occasione di Varela murata da Anacoura, al 42’ arriva il raddoppio: Iaccarino tenta di sinistro, il portiere respinge corto e Ravasio, con un gesto tecnico da applausi, controlla e segna in mezza rovesciata sotto l’incrocio. È il suo terzo gol stagionale, sempre da subentrato, forse il più bello e pesante.

⚽️ Nel recupero, gli amaranto chiudono i conti: al 48’ Chierico lancia il contropiede, serve alla perfezione l’accorrente Varela che appoggia in rete con un tocco sotto misura per il 3-0 finale. Per il portoghese è la quarta rete stagionale, anche per lui sempre da subentrato.

🕘 L’arbitro fischia la fine dopo i 6 minuti di recupero concessi: esplode la festa dei 627 tifosi amaranto arrivati a Ravenna. L’Arezzo conquista un successo pesantissimo, il primo nella sua storia al Benelli e conferma di essere una squadra solida, matura e capace di colpi da grande. Un pomeriggio da incorniciare, con la squadra di Bucchi che sfata un tabù lungo 65 anni e si prende il primato in classifica in solitaria con autorità, lanciando un segnale chiaro a tutte le avversarie.

Tabellino e formazioni

Ravenna: 1 Anacoura; 2 Donati, 44 Bianconi, 5 Solini; 77 Da Pozzo (9 Motti 52′ st), 16 Tenkorang (7 Okaka 40′ st), 17 Lonardi, 8 Rossetti, 11 Rrapaj (3 Falbo 23′ st); 18 Luciani (29 Zagre 23′ st), 19 Spini.

A disposizione: 12 Stagni, 24 Borra, 4 Mandorlini, 20 Calandrini, 21 Esposito, 27 Corsinelli, 32 Ilari, 47 Scaringi, 73 Sermenghi, 76 Karim, 84 Menegazzo.

Allenatore: Marco Marchionni.

Arezzo): 22 Venturi; 26 De Col, 13 Gilli, 19 Chiosa, 37 Righetti; 8 Mawuli (78 Iaccarino 36′ pt), 7 Guccione, 24 Chierico; 10 Pattarello (11 Varela 24′ st), 71 Cianci (91 Ravasio 24′ st), 21 Tavernelli.

A disposizione: 1 Trombini, 12 Galli, 3 Tito, 14 Meli, 15 Gigli, 23 Arena, 45 Perrotta, 77 Dell’Aquila.

Allenatore: Cristian Bucchi.

Arbitro: Stefano Striamo di Salerno (Matteo Taverna di Bergamo – Mattia Bettani di Treviglio). Quarto ufficiale: Edoardo Mazzoni di Prato. Operatore Fvs: Arli Veli di Pisa.

Note: 4995 spettatori presenti (627 da Arezzo). Ammoniti: Rrapaj 16′ pt, Pattarello 47′ pt, Solini 2′ st, Ravasio 43′ st, Okaka 48′ st. Angoli: 3-4. Recupero tempi: 3′ pt, 6′ st.

Reti: Tavernelli 48′ st, Ravasio 43′ st, Varela 48′ st.

Dagli spalti non manca l’incitamento degli oltre 600 tifosi amaranto, che esibiscono lo striscione “Insieme attacchiamo!”, una bella carica per il Cavallino. Nessuna sorpresa nelle formazioni iniziali  per Cristian Bucchi, che conferma il  4-3-3 dovendo fare a meno degli infortunati Dezi e Renzi. In campo De Col nel ruolo di terzino destro e conferma per Pietro Cianci al centro dell’attacco. Guccione in cabina di regia, affiancato da Chierico e Mawuli, mentre davanti agiranno Pattarello al rientro dopo la squalifica e Tavernelli sugli esterni. Formazione tipo anche per Marco Marchionni: Spini alle spalle di Luciani nel reparto offensivo, mentre in difesa spazio al terzetto Donati–Bianconi–Solini. Prima del fischio d’inizio, Rrapaj è stato premiato prima del fischio d’inizio per le sue 100 presenze in giallorosso.

Partita da vertice

Le due squadre arrivano a questo appuntamento da co-capolista, con identico score: 8 vittorie e una sola sconfitta in 9 giornate, un punto sopra l’Ascoli terzo in classifica. Numeri da grande squadra per entrambe: il Ravenna ha vinto tutte e quattro le gare giocate in casa, mentre l’Arezzo ha sempre e solo vinto in trasferta.

Una partita da vertice vero, che mette di fronte due formazioni in forma strepitosa, e che vale — più di tre punti — la vetta solitaria del girone. Spettatori interessati, la Ternana che ha battuto il Campobasso, ma soprattutto l’Ascoli, che domani a Carpi potrebbe approfittare di un eventuale pareggio nello scontro diretto del Benelli.

Febbre amaranto: 627 biglietti esauriti in poche ore

L’entusiasmo dei tifosi aretini è alle stelle: i 627 biglietti riservati agli ospiti sono andati esauriti in poche ore, disponibili soltanto per i possessori della Tessera del Tifoso “Cuore Amaranto”.
Un vero e proprio esodo di passione, che lascia a casa molti sostenitori ma certifica il momento d’oro del Cavallino di Cristian Bucchi, reduce da quattro vittorie consecutive e deciso a proseguire la striscia positiva anche in Romagna.

I precedenti

Nel bilancio complessivo delle sfide tra Arezzo e Ravenna, la storia racconta di un confronto equilibrato: su 26 partite giocate, le vittorie amaranto e quelle giallorosse si dividono quasi alla pari — 8 per l’Arezzo e 9 per il Ravenna — mentre i pareggi sono stati 9. Anche il conteggio dei gol conferma questo sostanziale equilibrio: 30 reti segnate dall’Arezzo contro 32 realizzate dal Ravenna.

Diverso, però, il discorso quando si guarda ai precedenti giocati allo stadio Bruno Benelli. Qui, l’Arezzo non è mai riuscito a vincere: in 13 confronti, i toscani hanno collezionato 7 pareggi e 6 sconfitte, segnando appena 5 gol contro i 15 realizzati dai padroni di casa. Un vero e proprio tabù per il Cavallino, che oggi proverà finalmente a sfatarlo.

Cinque ex in campo (e in panchina)

La sfida del Benelli sarà anche una partita dei ricordi.
Nel Ravenna ci sono due ex amaranto: il portiere Simone Borra, oggi in panchina, e il difensore Matteo Solini.
Nell’Arezzo, invece, Venturi — ravennate di nascita e cresciuto a Faenza — torna per la prima volta da avversario nel suo stadio.
Completano la lista degli ex i centrocampisti Mawuli e Meli, entrambi con trascorsi in giallorosso.

 

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