Sanità
Valdarno aretino, al via la nuova programmazione socio-sanitaria
Conferenza dei Sindaci e Asl Toscana sud est approvano l’atto di indirizzo per il Piano Integrato di Salute (PIS).
La Conferenza dei Sindaci del Valdarno aretino e l’Asl Toscana sud est hanno approvato, il 28 novembre scorso, l’atto di indirizzo per la definizione del nuovo Piano Integrato di Salute (PIS) della Zona distretto che comprende i Comuni di Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Laterina Pergine Valdarno, Loro Ciuffenna, Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini. Prende dunque avvio la fase operativa della programmazione socio-sanitaria che andrà a definire priorità e interventi da realizzare a livello zonale, da far confluire nel PIS/PIZ (Piano di Inclusione Zonale) 2026.
Il percorso coinvolgerà istituzioni, comunità locali, cittadini e associazioni del terzo settore con l’obiettivo di arrivare alla redazione di un documento integrato, partecipato, ma non si fermerà alla stesura del Piano Integrato di Salute. L’obiettivo è infatti quello di mantenere un canale di partecipazione aperto per tutta la durata di validità del PIS, affinché esso resti coerente con le dinamiche del territorio e quindi capace di adattarsi ai cambiamenti che potranno intervenire nel tempo.
Tra le aree principali sulle quali il piano andrà a concentrare la sua attività per il 2026 saranno la promozione della salute; il progetto sperimentale DesTEENazione per la costituzione di uno spazio multifunzionale di esperienza per adolescenti per l’erogazione di servizi integrati; il potenziamento dell’integrazione con la Medicina Generale e la specialistica nella presa il carico dei pazienti cronici; lo sviluppo di servizi a supporto delle Dipendenze Patologiche e della Salute Mentale; la definizione del Progetto di Vita per le persone con disabilità e il potenziamento del servizio di inserimento al lavoro; il rafforzamento dei programmi per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà; la semplificazione dei processi di accesso ai servizi attraverso la digitalizzazione.
“L’avvio del percorso per il nuovo Piano Integrato di Salute è un passaggio fondamentale per garantire una programmazione davvero aderente ai bisogni delle persone e delle comunità locali – sottolinea Patrizia Castellucci, direttrice dei servizi sociali della Asl Toscana sud est -. Si tratta di una programmazione strategica che ci permette di condividere priorità, risorse e visione con gli enti del territorio del Valdarno aretino, costruendo risposte integrate tra sociale e sanitario. Il coinvolgimento attivo dei cittadini e delle realtà del terzo settore sarà decisivo per definire interventi efficaci e sostenibili, capaci davvero di promuovere benessere e qualità della vita per tutte le fasce di popolazione”.
“Con l’approvazione dell’Atto di indirizzo apriamo una fase di lavoro operativa e condivisa – aggiunge Elena Rebora (nella foto, ndr), direttrice della Zona distretto del Valdarno aretino – che chiama tutto il territorio a costruire il Piano di Salute per l’immediato futuro. L’elaborazione condivisa e partecipata di questo documento ci consentirà, infatti, di consolidare progettualità che seguono linee di indirizzo già individuate ma anche di svilupparne di nuove, capaci di far fronte ai bisogni emergenti e all’evoluzione di quelli già conosciuti. Per questo vogliamo che il Piano non sia solo in grado di dare risposte mirate, puntando a rafforzare l’integrazione tra tutti i soggetti del territorio, ma rimanga uno strumento capace di adattarsi ai cambiamenti che potranno intervenire nel tempo senza perdere la sua capacità di essere efficace.”
“L’approvazione dell’atto di indirizzo per il nuovo Piano Integrato di Salute rappresenta un passaggio molto importante per il Valdarno aretino – dichiara Valentina Vadi, presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino – perché consente di avviare una programmazione socio-sanitaria condivisa, attenta ai bisogni delle persone e capace di tenere insieme le diverse dimensioni del welfare territoriale. Il lavoro portato avanti insieme alla Asl Toscana sud est – conclude Vadi – si conferma efficace ed efficiente, fondato su un confronto costante e sulla condivisione delle priorità. Una collaborazione che permette di costruire risposte integrate e sostenibili, realmente aderenti alle esigenze del territorio”.




