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venerdì | 12-12-2025

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Sanità

Monni a Castiglion Fiorentino e Arezzo, Casa di Comunità e Ospedale San Donato: “Servono risposte integrate e un nuovo modello di prossimità”

La nuova Assessora regionale alla Sanità e al Sociale, accompagnata dal dg Marco Torre, ha visitato Castiglion Fiorentino e Arezzo: focus su Case di Comunità, salute mentale e cantiere del San Donato.

Stamani, giovedì 11 dicembre, la neo Assessora alla Sanità e alle Politiche Sociali della Regione Toscana Monia Monni ha effettuato la sua prima visita ufficiale ad alcune strutture dell’Asl Toscana Sud Est, accompagnata dal direttore generale Marco Torre. La giornata ha rappresentato l’occasione per un confronto diretto con operatori, professionisti e rappresentanti del territorio su alcune delle priorità della nuova programmazione sanitaria regionale.

Il tour istituzionale ha preso il via dalla Casa di Comunità di Castiglion Fiorentino, realtà destinata a diventare pienamente operativa grazie ai finanziamenti del PNRR. A seguire, l’Assessora ha visitato il Centro di Salute Mentale e il Centro Diurno di via XXV Aprile ad Arezzo, per poi concludere la mattinata all’Ospedale San Donato, dove si è tenuto un punto stampa nell’Auditorium del nosocomio.

Monni: “La salute mentale è una priorità, soprattutto per i giovani”

Nel punto stampa, Monni ha spiegato le finalità della visita:

«È una giornata che mi consente di avere un quadro d’insieme partendo dai dettagli. Ho parlato con le operatrici e gli operatori, perché dobbiamo calarci nelle situazioni reali per trovare risposte adeguate. La Casa della Salute di Castiglion Fiorentino diventerà una Casa di Comunità grazie ai fondi del PNRR; mentre sul fronte della salute mentale, soprattutto giovanile, stiamo osservando una crescita significativa dei casi. Qui si sta costruendo un modello innovativo, basato sul lavoro di rete con Terzo settore, medici di famiglia, pediatri e assistenti sociali».

Sull’Ospedale San Donato, l’Assessora ha sottolineato l’importanza del grande intervento di riorganizzazione in corso:

«La visita serve anche a confrontarsi con gli operatori e a verificare l’avanzamento del cantiere da 170 milioni, parte fondamentale della riprogettazione complessiva della sanità provinciale».

Torre: “Case di Comunità completate entro marzo. Il San Donato sarà un riferimento della rete ospedaliera”

Il direttore generale Marco Torre ha evidenziato come l’Azienda stia lavorando per rafforzare la sanità territoriale:

«Siamo totalmente focalizzati su questo obiettivo e il PNRR rappresenta una grande opportunità. Entro il 31 marzo completeremo le Case di Comunità, insieme al sistema dei servizi digitali e delle competenze in connessione. Siamo onorati della visita dell’Assessora, che ha potuto vedere la prima Casa della Salute d’Italia, quella di Castiglion Fiorentino».

Torre ha poi rimarcato il ruolo strategico dell’Ospedale San Donato all’interno della rete aziendale:

«Il San Donato è uno dei nostri 13 ospedali e, come previsto dal progetto “Cantiere Sanità”, assumerà un ruolo centrale in logica di rete: competenze avanzate centralizzate, presa in carico garantita nel territorio».

Una giornata di ascolto e verifica sul campo

La visita dell’Assessora Monni segna un inizio operativo del nuovo percorso di governo della sanità regionale, con attenzione particolare ai modelli di comunità, alla rete dei servizi territoriali e alla gestione integrata della salute mentale, confermando l’impegno per una sanità più vicina ai cittadini e più coerente con i bisogni emergenti del territorio.

L’Assessora alla Sanità e alle Politiche Sociali della Regione Toscana Monia Monni in visita ad alcune strutture dell’ASL Toscana sud est – Nota Asl Tse

Nella giornata di giovedì 11 dicembre, un intenso programma ha portato l’Assessora a visitare la Casa di Comunità di Castiglion Fiorentino, il Centro di Salute Mentale di Arezzo e, infine, l’ospedale San Donato, dove ha incontrato il personale

L’Assessora alla Sanità e alle Politiche sociali della Regione Toscana Monia Monni, nella giornata di giovedì 11 dicembre, ha fatto visita ad alcune strutture dell’ASL Toscana sud est in provincia di Arezzo.

Accompagnata dai vertici aziendali – il Direttore Generale Marco Torre, la Direttrice Sanitaria Barbara Innocenti, la Direttrice dei Servizi Sociali Patrizia Castellucci e la Direttrice Amministrativa Biancamaria Rossi – l’Assessora Monni ha iniziato il suo percorso dalla Casa di Comunità di Castiglion Fiorentino, dove sono in corso i lavori per la trasformazione della Casa della Salute grazie ai fondi PNRR.

Ad accoglierla il Direttore Zona-Distretto Valdichiana Aretina Roberto Francini, che ha avuto modo di ripercorrere la storia di quella che è stata la prima casa della salute in Italia (era il 2010). “Un’idea semplice ma innovativa, che l’Assessore Benigni ebbe quando l’ospedale della Zona Valdichiana Aretina era destinato ad essere dismesso e che, con il supporto della Ministra Turco, divenne un progetto nazionale. Da allora ad oggi tutti i Medici di medicina generale operano all’interno della CDS.” Attualmente, grazie agli investimenti legati al PNRR che nella Zona Distretto Valdichiana Aretina sono di 4 milioni e 864 mila, 1 milione 800 mila euro sono stati dedicati ai lavori di ristrutturazione e consolidamento della Casa della Salute di Castiglion Fiorentino. C’è stato spazio anche per uno scambio con il personale ASL, i medici di medicina generale e gli amministratori del territorio, che hanno potuto confrontarsi con l’Assessora sullo stato dell’arte dei bisogni del territorio e sui servizi offerti, ma anche proiettare lo sguardo verso il futuro e le progettualità da attivare.
Successivamente, una breve visita del cantiere ha permesso di prendere visione degli ulteriori spazi che si integreranno con gli attuali per rendere ancora più funzionale la struttura della nuova Casa di Comunità.

La visita è successivamente proseguita presso gli spazi del Servizio di Salute Mentale di Arezzo, dove Monni ha potuto incontrare alcune associazioni – il Comitato di Partecipazione dei Cittadini e le associazioni Centro Franco Basaglia, Dumbo-DAP, Up&Down – per confrontarsi con loro su bisogni, desideri e prospettive dell’assistenza. Con il Direttore UF Salute Mentale Adulti Aretina Dott. Giampaolo Di Piazza, si è approfondito in particolare il tema dell’evoluzione subita negli ultimi anni dalla salute mentale giovanile: “A seguito della pandemia Covid – ha evidenziato il Dottor Piazza – si è verificato un aumento esponenziale nel numero di adolescenti e di giovani adulti in sofferenza. Negli ultimi 5 anni abbiamo assistito ad un aumento quantitativo di richieste di valutazione ma anche alla riduzione età di insorgenza e all’aumento dell’intensità del malessere con eclatanti episodi di rabbia, autolesionismo, abuso di sostanze, condotte anoressiche e bulimiche oltre a ritiro sociale. Tutto questo rende sempre più necessario attivare progetti che sappiano intercettare precocemente i bisogni, come stiamo provando a fare con il progetto sperimentale di iperprossimità con equipe mobile multiprofessionale e il ricorso a App, sito interattivo ed intelligenza artificiale. Ogni intervento non può però prescindere da una valorizzazione, nonostante i tempi difficili, del personale della salute mentale perché riesca a mantenere ancora vivo l’entusiasmo e la passione per la propria attività professionale scaturita dalla rivoluzionaria idea che si potesse avere cura della salute mentale dei cittadini anche senza l’istituzione manicomiale.”

Durante l’ultima tappa della visita, Monni ha incontrato il personale dell’Ospedale San Donato che ha potuto rivolgerle alcune domande. In apertura dell’incontro, il Direttore Generale Marco Torre ha illustrato all’Assessora i lavori in corso all’interno della struttura oggetto di un progetto regionale volto a disegnare il volto nuovo del presidio ospedaliero.

“Siamo molto contenti che tra le prime visite dell’Assessora Monni abbia voluto includere la nostra Asl – ha commentato il Direttore Generale ASL Marco Torre – L’assessora ha mostrato grande sensibilità e attenzione al tema della sanità territoriale, della salute mentale e della sanità ospedaliera. È stata un’occasione preziosa non solo per fare il punto su tanti argomenti, ma per iniziare a progettare un futuro basato sempre più su tre pilastri: integrazione territoriale, partecipazione dei professionisti e coinvolgimento e ascolto dei cittadini e delle cittadine e degli enti del terzo settore.”

“La giornata di oggi è un momento importante perché con essa l’Assessora Monni ha dato il via ad un percorso di confronto e dialogo aperto – ha dichiarato la Direttrice Sanitaria Barbara Innocenti – con tanti professionisti e professioniste che ogni giorno lavorano all’interno delle nostre strutture con competenza e passione. Siamo certi che seguiranno tante altre occasioni, utili per costruire insieme una sanità più efficace ed efficiente per tutte e tutti.”

“Il territorio, i servizi, le associazioni, le persone, mettere tutto questo al centro della sua prima visita sul territorio della nostra ASL ha rappresentato un momento importante, di cui non possiamo che ringraziare l’Assessora – ha proseguito Patrizia Castellucci, Direttrice dei Servizi Sociali ASL Toscana sud est- Le sfide che ci attendono sono grandi ed è quindi importante rafforzare sempre più i nodi della rete, per renderla più forte e resiliente ai cambiamenti.”

“Una bella occasione di scambio e condivisione, oggi, sul territorio, – sono le parole della Direttrice Amministrativa Biancarmaria Rossi – grazie alla visita dell’Assessora Monni. Tre realtà diverse ma accomunate dall’impegno e dalla competenza di tutte le professioniste e di tutti i professionisti impegnati ogni giorno nell’assistenza in tutte le fasi della vita e in tutti i percorsi di risposta ai vari bisogni di salute espressi sul territorio. Un sistema articolato che non può che beneficiare di questi momenti di incontro.”

“Questo viaggio nella salute, – sono le parole dell’Assessora Monni – di cui oggi siamo ad una delle prime tappe, nasce dall’idea che chi ha il dovere e la responsabilità di fare le scelte, ha bisogno di confrontarsi con le persone che possono aiutare a decidere perché conoscono bene quali sono le tematiche, vivono i problemi sulla propria pelle. Credo che l’ascolto sia il primo passaggio per la costruzione di un sistema che ha bisogno di essere cambiato. Siamo alle porte di una trasformazione enorme, abbiamo per tanto tempo parlato di sanità territoriale e ora la stiamo costruendo, però questo è un domino delicatissimo che dobbiamo costruire insieme. Più sanità territoriale, più rete, vuol dire anche scelte importanti e radicali che dovremo prendere insieme, sostenere insieme sapendo anche che non sempre saranno semplicissime da comunicare e da raccontare, ma con la consapevolezza che alla fine di questo percorso daremo risposte più forti e più vicine ai bisogni delle persone.”