Sanità
Giornata mondiale contro la sepsi: informazione e prevenzione per salvare vite

Asl Toscana sud est e Regione Toscana promuovono consapevolezza, diagnosi precoce e strategie condivise per ridurre l’impatto della malattia.
Ogni anno milioni di persone nel mondo si ammalano di sepsi, spesso senza sapere di che cosa si tratti. Un’infezione comune, come una polmonite o una ferita, può in alcuni casi evolvere in sepsi e richiedere un intervento tempestivo. Riconoscerla per tempo è la chiave: informazione e prevenzione sono strumenti fondamentali per salvare vite e ridurre complicanze. In occasione della Giornata mondiale contro la sepsi di domani, sabato 13 settembre, la Asl Toscana sud est richiama l’attenzione dei cittadini e degli operatori sanitari sull’importanza di conoscere i sintomi e di adottare comportamenti corretti per proteggere la salute.
La sepsi deriva da una risposta immunitaria inappropriata dell’organismo e può determinare gravi disfunzioni di organi vitali come cuore, reni, polmoni e cervello. Riconoscerne i segnali in tempo è fondamentale: febbre alta o molto bassa; brividi; respiro accelerato; battito rapido; stato di confusione; dolore intenso; pelle fredda o chiazzata. Come per infarto e ictus, anche nella sepsi vale la regola “il tempo è vita”: intervenire subito significa salvare vite, ridurre complicanze e favorire il recupero.
“La prevenzione è un’arma decisiva contro la sepsi – spiega il dottor Danilo Tacconi, direttore della UOC Malattie Infettive della Asl Toscana sud est –. Le vaccinazioni, ad esempio contro influenza, Covid, pneumococco e meningiti, un uso corretto degli antibiotici e semplici gesti quotidiani come l’igiene delle mani e la cura delle ferite riducono il rischio di infezioni gravi e svolgono un ruolo essenziale nel proteggere le persone più vulnerabili. Anche scelte di vita salutari, come non fumare, contribuiscono a rafforzare le difese dell’organismo e a ridurre il rischio di infezioni respiratorie. Insieme, queste azioni rappresentano un presidio efficace non solo contro la sepsi, ma anche a favore della salute generale della comunità. Sensibilizzare sulla sepsi è fondamentale per renderla riconoscibile e affrontabile: la conoscenza e la rapidità di intervento possono cambiare il destino di tante persone, salvando vite e riducendo l’impatto di questa patologia sulla comunità”.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno la sepsi colpisce 49 milioni di persone nel mondo, di cui il 40% bambini, ed è responsabile di 11 milioni di decessi, pari al 20% delle morti complessive. In Toscana si stimano ogni anno tra i 10.000 e i 15.000 casi di sepsi. Tutte le infezioni, anche quelle contratte in ambito domestico, possono evolvere in sepsi, che può interessare chiunque, con un rischio maggiore per bambini sotto l’anno di età, anziani, pazienti oncologici, immunodepressi e persone fragili.
In questo percorso, la Regione Toscana ha attivato da alcuni anni un gruppo tecnico di lotta alla sepsi, con l’obiettivo di coordinare e rafforzare le azioni a livello regionale. Tra le priorità rientrano:
aumentare la priorità della sepsi all’interno del Servizio Sanitario Regionale;
garantire l’organizzazione e la formazione per un trattamento efficace;
promuovere l’applicazione delle linee guida internazionali per prevenzione e gestione;
coinvolgere tutti gli attori sanitari per una risposta integrata;
includere pazienti e familiari nelle strategie di riduzione dell’incidenza e di miglioramento del sistema.
Oggi l’appuntamento sarà anche in presenza, con un evento pubblico alla Certosa di Calci (via Roma 79 – Calci, Pisa), organizzato in occasione della Giornata mondiale per la lotta alla sepsi, dove esperti si confronteranno sottolineando l’importanza di una diagnosi precoce e di una maggiore consapevolezza nella cittadinanza.
Qui il programma della giornatai: https://bit.ly/3VNSYR6