Sanità
Casentino, l’Unità Mobile “Domus” porta la prevenzione nei comuni delle aree interne

Al via le prime giornate di screening di comunità a Chiusi della Verna, Montemignaio e Ortignano Raggiolo.
Il camper della prevenzione arriva nei borghi del Casentino. L’Unità Mobile “Domus”, inaugurata nelle scorse settimane alla Casa della Comunità di Poppi, porta la prevenzione più vicina alle comunità delle aree interne con i multi-screening oncologici (mammografia, Hpv e colon-retto). Il mezzo innovativo è stato realizzato grazie a fondi PNRR destinati alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa – all’interno dell’ecosistema THE (Tuscany Health Ecosystem) – che hanno permesso a ISPRO di dotarsi di questa nuova unità mobile.
L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Scuola Superiore Sant’Anna e ISPRO, con il coinvolgimento dell’Asl Toscana sud est, per sperimentare sul campo il progetto di prevenzione di prossimità dedicato alle aree interne.
Dopo l’inaugurazione avvenuta nelle settimane scorse, il camper entra ora nella fase operativa con le “Giornate della prevenzione in Casentino”, in programma dalle ore 9:30 alle 14:30 nei seguenti comuni:
* 25 settembre – Chiusi della Verna
Piazzale retrostante al palazzo comunale, Viale San Francesco n. 42 Chiusi della Verna
* 29 settembre – Montemignaio – sede della Misericordia via Pieve, 5
Via Pieve n. 5 – Sede della Misericordia
* 30 settembre – Ortignano Raggiolo
Loc. San Piero in Frassino, presso area polifunzionale
Durante le tappe sarà possibile effettuare gli screening mammografia, Hpv e colon-retto con l’obiettivo di facilitare l’accesso e migliorare l’adesione della popolazione residente. Gli esami di mammografia, Hpv sono riservati alle donne residenti in Casentino che al momento, pur rientrando nei parametri, non hanno effettuato gli screening e per questo hanno ricevuto l’invito per lettera a casa. Lo screening del colon-retto riguarda invece, oltre alle donne, anche gli uomini e ha le stesse modalità a invito. L’unità Mobile rappresenta quindi una possibilità in più per effettuare in prossimità esami fondamentali, avvicinando i servizi sanitari alle comunità più periferiche.
“Questa iniziativa conferma la missione di ISPRO: fare della prevenzione una pratica accessibile a tutti – spiega Simona Dei, direttrice generale di ISPRO -. Grazie al progetto Domus riusciamo a sperimentare un modello innovativo che integra tecnologia, prossimità e collaborazione tra istituzioni, con l’obiettivo di migliorare l’adesione agli screening oncologici”.
“È fondamentale portare i servizi di prevenzione direttamente nei luoghi di vita delle persone – sottolinea Marzia Sandroni, direttrice di zona distretto del Casentino -. È un passo importante per ridurre le distanze e garantire pari opportunità di salute anche ai cittadini che abitano nei comuni più piccoli e lontani dai grandi centri”.
“Gli screening salvano vite, ma la loro efficacia dipende dalla partecipazione dei cittadini – commenta Alessandro Cosimi, direttore UOC Screening dell’Asl Toscana sud est -. Portare i programmi di prevenzione nelle aree interne significa abbattere barriere logistiche e avvicinare i servizi: una strategia che ci aspettiamo possa incrementare la risposta della popolazione”.