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venerdì | 06-06-2025

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Arezzo, aumentano le richieste di assistenza tra i giovani adulti. Preoccupano anche le dipendenze digitali tra adolescenti

Salute, gli Psicologi Toscani: “In provincia di Arezzo cresce la richiesta d’assistenza tra i giovani adulti”. Ricerca dell’Ordine in collaborazione con l’Università di Firenze: preoccupano anche le dipendenze digitali registrate tra gli adolescenti. La presidente Gulino: “I più giovani sono vulnerabili”.

In provincia d’Arezzo, per quasi 8 psicologi su 10, aumentano le richieste d’assistenza da parte dei giovani adulti. Parallelamente, preoccupa la crescita delle dipendenze digitali (specialmente l’uso di internet e dei videogiochi) nella fascia degli adolescenti. È quanto emerge dall’ultima indagine elaborata dall’Ordine degli Psicologi, in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria del Dipartimento Neurofarba (Università degli Studi di Firenze). L’indagine è stata svolta su un campione di 644 professionisti di tutta la regione, intervistati in relazione al periodo marzo 2023 – marzo 2024. Per ogni provincia, i professionisti coinvolti sono stati tra il 6 e il 12% degli iscritti all’Ordine. I riscontri che emergono da Arezzo si collocano in linea con il dato regionale.

Giovani adulti e adolescenti, le fasce più a rischio
Per quasi 8 psicologi su 10 facenti parte del campione intervistato, nel periodo preso in considerazione sono cresciute le richieste d’assistenza da parte dei giovani adulti (lo dichiarano il 78% dei professionisti), seguite da quelle da parte degli adulti (il 73%) e degli adolescenti (il 72%). Finiscono di comporre il quadro i bambini (segnalate dal 64% degli intervistati) e gli anziani (dal 33%).

Problemi relazionali in testa tra i più giovani
Secondo gli psicologi intervistati, nelle fasce d’età più giovani i problemi relazionali rappresentano la forma di disagio più diffusa. Tutti i professionisti che hanno preso parte alla ricerca li rilevano nei bambini, mentre l’87% degli psicologi lo indica per i giovani adulti e il 76% per gli adolescenti. Tra gli adulti prevalgono i sintomi ansiosi (li rileva il 78% del campione), mentre tra gli anziani quelli depressivi (il 67%).

Internet e videogame, preoccupano le dipendenze digitali
Le dipendenze digitali, legate all’eccessivo uso di internet e dei videogiochi, sono le principali fonti di preoccupazione nella fascia degli adolescenti: sono rilevate, rispettivamente, dall’84% e dal 72% dei professionisti intervistati. Tra i giovani adulti e gli adulti prevale l’uso di prodotti contenenti tabacco (lo dichiara il 59% per entrambe le fasce d’età).

Utilizzo di psicofarmaci in provincia: adulti e anziani ai primi posti
Sette psicologi su 10 riferiscono che i loro pazienti adulti utilizzano abitualmente psicofarmaci. La percentuale è la medesima per gli anziani. Nei giovani adulti della provincia di Arezzo l’utilizzo di psicofarmaci è indicato dal 56% del campione (con elevato utilizzo di farmaci antidepressivi); la stessa percentuale di professionisti riporta l’uso negli adolescenti (tra i quali prevale l’utilizzo di stabilizzatori dell’umore).

Disturbi del comportamento alimentare
Quanto ai disturbi del comportamento alimentare – Anoressia Nervosa, Bulimia Nervosa, Binge Eating Disorder – l’88% dei professionisti dichiara che i più coinvolti sono gli adolescenti, seguiti dai giovani adulti (il 55%); il fenomeno riguarda in misura minore gli adulti (il 36%).

Il commento della presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino

Maria Antonietta Gulino, Presidente dell'ordine degli psicologi toscani

Maria Antonietta Gulino, Presidente dell’ordine degli psicologi toscani

“Il report annuale – è il commento della Presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino – è uno strumento estremamente utile, perché ci consente di inquadrare le maggiori forme di disagio e le conseguenti richieste che provengono dal territorio. Il passaggio successivo consiste nell’impostare risposte efficaci. Dai dati che emergono è evidente come a soffrire maggiormente siano le fasce più giovani della popolazione, in linea con una condizione di vulnerabilità che si manifesta in tutta la Toscana. I campanelli d’allarme che giungono da questo cruciale versante della società ci impongono di continuare ad accrescere la nostra attenzione. È una partita che ci chiama in gioco tutti: professionisti, famiglie, scuole, società civile”

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