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venerdì | 27-06-2025

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Salute mentale: via libera alle Rems, residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza

Approvata la mozione presentata da Fratelli d’Italia, primo firmatario Gabriele Veneri, sulle Rems e la delicata questione delle misure di sicurezza per la salute mentale. Veneri “Il tema va affrontato seriamente in Toscana. Le due strutture esistenti, Volterra ed Empoli, sono insufficienti e sottodotate di personale”.

E’ un argomento sempre più attuale l’esecuzione delle misure di sicurezza a carico di persone con problemi di salute mentale. Molte di esse sono spesso responsabili di aggressioni nei riguardi degli operatori dei servizi sanitari. La situazione in Toscana è certamente inadeguata alle effettive necessità, con due strutture attualmente disponibili, quella di Volterra e quella di Empoli, che hanno raccolto l’eredità degli ospedali psichiatrici giudiziari, che in Toscana era collocato a Montelupo Fiorentino, senza per il momento avere portato beneficio ad una condizione generale di grande difficoltà.
Proprio con l’obiettivo di mettere operatori della sicurezza e sanitari in condizioni di svolgere la loro funzione nel migliore dei modi, nelle scorse settimane il consigliere di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri aveva presentato una mozione, firmata anche dai consiglieri Diego Petrucci e Vittorio Fantozzi, che effettuava una ricognizione legislativa sull’introduzione di questa nuova formula delle Rems, acronimo che sta per residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, chiedendo però un monitoraggio ufficiale del funzionamento in Toscana delle due Rems presenti, delle liste d’attesa per il ricovero di persone, del personale attualmente operativo nelle due strutture, oltre a rivolgere una richiesta alla stessa Giunta regionale per progettare ed eseguire la creazione di nuove strutture Rems sul territorio regionale.
“Accogliamo con piacere la volontà della maggioranza di condividere i principi della nostra mozione, perché collaborando possiamo davvero intervenire urgentemente su un ambito così delicato. Per noi si tratta di una norma di civiltà per chi deve scontare queste pene, e contestualmente di sicurezza per gli operatori sanitari della Toscana ed anche per i cittadini, vista la pericolosità sociale di questi soggetti. L’evoluzione della normativa che ha superato i vecchi OPG, gli ospedali psichiatrici giudiziari, con appunto queste nuove forme di detenzione sanitaria, per ora non trova piena applicazione in Toscana. I due centri di Empoli e Volterra, che dovevano essere provvisori e che invece ormai hanno raggiunto i dieci anni di esistenza, presentano, come hanno sottolineato più volte gli esponenti del Nursind, grosse carenze di organico. Mi auguro che l’approvazione di questa mozione sia un primo passo per una nuova presa di coscienza del problema e di uno scatto in avanti per strutture utilizzate anche dalla Regione Umbria, del tutto sottodimensionate e inadatte. Ce ne vogliono di nuove e devono disporre di personale adeguato alla necessità, in linea con la normativa esistente, e che operino in parallelo con lo sforzo che il Governo nazionale sta facendo proprio in questo ambito su tutto il territorio nazionale “ conclude Gabriele Veneri, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia.

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