Via Roma, museo o uffici comunali? “Troppe ombre e poche certezze”: la denuncia dei gruppi consiliari Avanti Montevarchi – Europa Verde e Impegno Comune

“Museo o uffici comunali? Troppe ombre e poche certezze sull’acquisto dell’immobile di via Roma 10 e sull’assenza di un progetto culturale chiaro di politiche museali.”
È quanto affermano in una nota congiunta i gruppi consiliari Avanti Montevarchi – Europa Verde e Impegno Comune, che sollevano forti perplessità sulla proposta di ratifica dell’acquisto, avanzata dalla Giunta comunale con la deliberazione consiliare n. 66 del 9 luglio 2025, a seguito della delibera di Giunta n. 100 del 15 maggio.
I consiglieri Fabio Camiciottoli e Cristina Rossi mettono in discussione sia il merito che il metodo adottato, lamentando scarsa trasparenza e un evidente cambio di rotta sulla destinazione d’uso dell’immobile, senza che vi sia stata alcuna formalizzazione del nuovo indirizzo.
“Negli atti ufficiali – spiegano i gruppi – l’acquisto dell’immobile viene giustificato con la necessità di trovare una sede idonea per la Polizia municipale, in quanto l’edificio è centrale, accessibile e funzionale. Successivamente, nella proposta di delibera consiliare, si parla genericamente di ‘finalità istituzionali’ e ‘uffici comunali’. Ma durante una commissione consiliare, il vicesindaco ha affermato pubblicamente, confermando quanto già dichiarato dall’assessore competente, che l’intenzione reale è quella di creare un Museo della Memoria Rossoblù, completamente diversa rispetto a quanto riportato negli atti ufficiali.”
Una contraddizione che, secondo le opposizioni, mina la trasparenza del processo decisionale e svuota il Consiglio Comunale del proprio ruolo di indirizzo.
“Ci troviamo a dover ratificare una scelta già fatta, senza un confronto pubblico né un progetto condiviso”, denunciano Camiciottoli e Rossi.
Le criticità evidenziate non riguardano solo la destinazione dell’immobile, ma anche il procedimento amministrativo:
“Nonostante la legge non lo imponga, manca una perizia indipendente sul valore dell’immobile. Una verifica terza sarebbe stata doverosa per tutelare l’interesse pubblico e garantire una gestione trasparente delle risorse.”
A destare ulteriori dubbi è l’assenza di un piano culturale strutturato che giustifichi la nascita del museo:
“Non esiste, ad oggi, alcun documento programmatico, strategico o di indirizzo in materia culturale e museale. Nessun confronto è stato avviato con le associazioni sportive del territorio, che sarebbero i naturali interlocutori di un progetto di questo tipo.”
I consiglieri si interrogano anche sulla reale efficacia dell’idea:
“Qualcuno ha parlato di un investimento strategico per rilanciare il centro storico attraverso il turismo sportivo legato al museo. Ma davvero si pensa che questa sia la soluzione per la rinascita di via Roma?”
La posizione dei gruppi consiliari è chiara:
“La valorizzazione dell’associazionismo sportivo è un obiettivo importante, ma va costruita insieme alla città, con una visione chiara e condivisa. Non con decisioni calate dall’alto, tanto più in un momento in cui lo stesso sindaco ha dichiarato scarse disponibilità economiche, come nel caso della proposta di reinvestire la vendita di un locale ERP per acquistare un piccolo appartamento.”
“Per questo – concludono Camiciottoli e Rossi – chiediamo una pausa di riflessione e l’apertura di un confronto pubblico vero, che coinvolga Consiglio Comunale e realtà del territorio.”