Vagnoli si scaglia contro Giani: «Basta regalie elettorali, servono trasparenza e priorità vere»

L’accusa al presidente della Regione di uso discrezionale dei fondi pubblici: «Si finanziano comuni senza bandi e criteri oggettivi. Così si mina la credibilità delle istituzioni».
Il sindaco di Bibbiena, Filippo Vagnoli, attacca il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, accusandolo di una gestione «opaca e discrezionale» delle risorse pubbliche.
«Da settimane – spiega Vagnoli – assistiamo a un continuo annuncio di contributi milionari a favore di singoli comuni, al di fuori di procedure trasparenti come bandi pubblici o graduatorie basate su criteri oggettivi. È un metodo che desta forte preoccupazione: sembra più un modo per costruire consenso in vista delle elezioni che per affrontare le vere emergenze della Toscana, come la sanità in crisi, le infrastrutture carenti e la sicurezza idrogeologica».
Il sindaco ricorda come, dopo l’aumento dell’addizionale IRPEF dello scorso anno, i cittadini abbiano sostenuto un ulteriore sacrificio. «Ci saremmo aspettati che ogni euro in più venisse investito per rafforzare i servizi essenziali – prosegue – e invece vediamo un presidente che gira per la Toscana con il libretto degli assegni, senza una visione strategica e senza rispettare le procedure di evidenza pubblica».
A Bibbiena, sottolinea Vagnoli, le risorse sono arrivate in maniera trasparente: «Abbiamo ottenuto 70 mila euro per un nuovo marciapiede nella frazione di Soci grazie a un bando regionale chiaro e accessibile. È questa la strada giusta: fondi assegnati con criteri precisi e rispondenti ai bisogni reali delle comunità».
Diverso, secondo il primo cittadino, quanto avviene altrove: «In altre zone della Toscana sembra che le risorse vengano distribuite più per convenienza politica che per necessità territoriali. Questo mina la credibilità delle istituzioni e alimenta sfiducia nei cittadini».
Vagnoli critica anche la scelta di Giani di non firmare ancora il decreto di convocazione delle elezioni regionali, pur avendone annunciato verbalmente la data: «Così resta in piena operatività, continuando a firmare atti e distribuire fondi in piena fase pre-elettorale. È un comportamento scorretto e discutibile sul piano istituzionale».
La richiesta è netta: «Serve mettere fine a questo metodo opaco e tornare a una gestione delle risorse improntata a imparzialità, trasparenza e attenzione alle vere priorità dei toscani».