Tpl, Ceccarelli risponde su comunità tariffaria regionale: “Meno polemica su provvedimenti” – AUDIO

La tariffa unica pone fine alle differenze, anche marcate, che hanno caratterizzato fino ad oggi la situazione del tpl in Toscana, gestito da 14 diverse aziende, con 14 sistemi tariffari diversi {audionews src=”wp-content/uploads/media/audio/news/2018/06/1530267575_2d5be5e01a68c206b4a758e519c3fb2b.mp3″ cover=”wp-content/uploads/news/2018/06/1530267575_b48719415ccb03e03c68feb114fb036c.jpg” title=””}
Con l’avvio della comunità tariffaria regionale, come già noto, il biglietto di corsa singola – della durata di 90 minuti – a Firenze ed in tutti i capoluoghi di Provincia costerà 1,50 euro, mentre nei centri minori costerà 1,20 euro. Le tariffe del trasporto extra-urbano sono state parificate a quelle del treno nella stessa percorrenza chilometrica.
Anche il costo degli abbonamenti settimanali, mensili, annuali e per studenti sarà omologato ed inoltre verrà introdotto, per la prima volta, in tutta la regione l’abbonamento ridotto per chi ha reddito familiare certificato Isee inferiore ai 36.152 euro. Un’innovazione importante, quest’ultima, non solo perchè in virtù della soglia scelta interesserà un’ampia fetta dell’utenza del trasporto pubblico (quasi il 60% degli abbonati), ma anche perchè rappresenta una novità assoluta per molte zone e città, dove fino ad oggi non era prevista nessuna agevolazione per chi ha redditi più bassi.
“Apprezzo molto la scelta del Comune di Livorno di coprire con il proprio bilancio, mettendo un euro per ogni abbonamento, l’aumento per le fasce più deboli della popolazione, conseguente all’entrata in vigore della nuova comunità tariffaria regionale. Osservo, da uomo delle istituzioni, che l’iniziativa poteva essere condita con meno enfasi polemica, visto che vale al massimo 30.000 euro”. L’assessore a trasporti e infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, ha commentato così le decisioni annunciate dall’Amministrazione livornese in materia di tariffe del tpl. “Mi pare, tutto sommato, uno sforzo ragionevole per un Comune che aveva promesso di far viaggiare gratis i propri cittadini sui bus, fin dalla campagna elettorale e dalla prima conferenza stampa di insediamento del sindaco. Questo – prosegue – per dire all’assessore Vece che se proprio vogliamo parlare di promesse non mantenute, la Regione Toscana sta messa decisamente meglio. Innanzitutto, perché la gara unica, che porterà i 350.000 km di servizio in più, non è certo bloccata per ragioni imputabili alla Regione, come risaputo. Per quanto riguarda lo stabilire chi paga per il servizio di trasporto pubblico, la Regione, considerato che destina ogni anno 110 milioni di euro dal proprio bilancio – in aggiunta a quelli del Fondo Nazionale, necessari per garantire il servizio di trasporto pubblico in Toscana – possiamo dire che mette 30 euro per ogni cittadino e continuerà a metterli per i prossimi 12/13 anni, essendosi impegnata a farlo con il bando della gara unica. Ciò premesso, il messaggio che dovremmo far giungere ai cittadini – conclude – è che la Regione e le amministrazioni locali della Toscana sono impegnate insieme per raggiungere il comune obiettivo della massima qualificazione del trasporto pubblico”.