Toscana, il centrodestra sceglie Tomasi: “Uniti e pronti a governare”. Centrosinistra compatto su Giani

È Alessandro Tomasi il candidato presidente della Regione Toscana per il centrodestra. La decisione è arrivata ieri pomeriggio al termine della riunione dei vertici regionali della coalizione, un incontro definito “decisivo”, che ha messo la parola fine a settimane di trattative.
Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati hanno trovato una sintesi unitaria e convinta sul nome del sindaco di Pistoia. “Il centrodestra si presenta compatto, con la forza delle sue esperienze amministrative e con la credibilità di chi ha già dimostrato di saper governare in tanti comuni della Toscana” spiegano fonti della coalizione.
Alla riunione erano presenti il vicecoordinatore regionale di FdI e deputato Francesco Michelotti, il sottosegretario Patrizio La Pietra, il coordinatore regionale della Lega Luca Baroncini, l’eurodeputato Roberto Vannacci, il coordinatore regionale di Forza Italia Marco Stella, e per Noi Moderati il deputato Alessandro Colucci con il vice Luca Briziarelli.
“Ringraziamo le candidature avanzate nei mesi scorsi, da Elena Meini a Deborah Bergamini, che hanno dato un contributo importante alla discussione – sottolineano gli alleati –. Ora ci presentiamo uniti, con una proposta concreta e un programma che sarà la base di lavoro per Tomasi”.
Il centrodestra rivendica una scelta di coesione. “Di fronte a un centrosinistra diviso e aggrappato a fragili intese con i 5 Stelle – affermano da FdI – noi rispondiamo con compattezza e responsabilità. I cittadini toscani chiedono un’alternativa vera, e questa alternativa siamo noi”.
“È un momento di svolta – commentano da Forza Italia – perché per la prima volta il centrodestra toscano non solo parte unito, ma lo fa con un candidato autorevole e radicato sul territorio”.
Lo stesso Tomasi ha accolto la candidatura parlando di “una sfida che riguarda tutti i toscani” e promettendo “ascolto, dialogo e un progetto di cambiamento ampio e inclusivo”.
Il centrosinistra punta su Giani, ma il Pd è in fibrillazione
Dall’altra parte dello schieramento, il Pd e gli alleati hanno già confermato la candidatura del presidente uscente Eugenio Giani, pronto a correre per un secondo mandato. “Abbiamo scelto la strada della continuità – ribadiscono dal Partito Democratico – perché la Toscana merita stabilità”.
La recente riunione online con i segretari provinciali ha infatti messo in luce tensioni e malumori, soprattutto per il ruolo egemone di Firenze nella definizione delle liste. Il cosiddetto “lodo Ceccarelli” – che riguarda le deroghe e le candidature – resta in bilico, con la base che chiede maggiore valorizzazione dei territori. Sindaci e segretari provinciali scalpitano e domandano un riequilibrio nelle scelte.
“Serve un partito che ascolti davvero i territori – è il commento che trapela dai dem – non possiamo andare avanti con logiche calate dall’alto”. Un messaggio diretto alla segreteria regionale e allo stesso Giani, che nel frattempo continua la sua corsa elettorale sottolineando l’importanza di “un progetto e un governo che sappia affrontare con serietà le sfide della sanità, del lavoro e delle infrastrutture”.
Con Tomasi e Giani i due fronti sono dunque delineati, in attesa del passaggio formale al tavolo nazionale dei leader.
La partita per la Regione Toscana del 12 ottobre è dunque ufficialmente aperta. Da una parte il presidente uscente, che punta sulla continuità di governo; dall’altra il sindaco di Pistoia, simbolo di un centrodestra che si dice pronto a rovesciare decenni di egemonia progressista.