Politica
Strade dissestate a Tregozzano, Mattesini (PD): “Buche pericolose e nessuna risposta dal Comune”
«La groviera è un buon formaggio, ma quando a essere groviere sono le strade piene di buche, la situazione non è solo intollerabile, è anche pericolosa». Con queste parole la consigliera comunale del Partito Democratico, Donella Mattesini, interviene per denunciare le condizioni della strada di Beneduci, a Tregozzano.
«Stamattina alcuni cittadini residenti mi hanno segnalato la grave pericolosità di questa strada, dove buche larghe e profonde la fanno da padrone ormai da tempo – spiega Mattesini –. Preciso che lungo il tracciato si affacciano numerose abitazioni ed è presente anche un parco giochi, frequentato quotidianamente da bambini e ragazzi».
Secondo la consigliera, la situazione è nota da mesi: «I cittadini, già dall’inizio dell’estate, hanno inviato email e segnalazioni all’assessore competente, evidenziando i rischi. Ad oggi, però, non si è visto alcun segno di attenzione concreta e la situazione è rimasta immutata».
Nel frattempo, aggiunge Mattesini, si sono verificati episodi gravi: «Un bambino è caduto finendo in una di queste buche, e una signora con disabilità ha dovuto rinunciare per tutta l’estate a raggiungere il circolo ricreativo e il giardino pubblico, perché con la carrozzina era impossibile districarsi tra le buche dell’asfalto».
A fronte di questi problemi, la consigliera punta il dito contro le priorità dell’amministrazione: «In compenso sono state realizzate le strisce in un parcheggio che non ne aveva mai avute. Meglio di niente, si dirà, ma l’incuria con cui la Giunta Ghinelli–Tanti tratta la città, comprese periferie e frazioni, è francamente intollerabile, soprattutto se si considera che nelle casse comunali ci sono circa 18 milioni di euro di avanzo libero».
«Un avanzo di bilancio così consistente – conclude Mattesini – dimostra in modo inequivocabile incapacità e disinteresse verso i bisogni dei cittadini. Ma evidenzia anche una grave difficoltà nel leggere le esigenze delle persone e delle comunità locali, oltre a una seria incapacità di programmazione e di attuazione delle scelte politiche deliberate».










