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Sindaco di Arezzo, Lucacci (FdI): “Chi si candida deve conoscere le cause di ineleggibilità. Le dimissioni di Tenti non eliminano il problema”
«Chi si candida a Sindaco deve conoscere le cause di ineleggibilità. In ogni caso, le dimissioni del dottor Tenti da legale rappresentante del CCT non eliminerebbero il problema».
È netto il giudizio di Francesco Lucacci, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che interviene sulla possibile candidatura del dottor Francesco Tenti a sindaco di Arezzo.
Secondo Lucacci, «il dottor Tenti, che ha manifestato l’intenzione di candidarsi alla guida del Comune di Arezzo, parrebbe non conoscere i motivi di ineleggibilità legati al fatto che ricopre il ruolo di legale rappresentante della società che gestisce il Centro Chirurgico Toscano».
Il riferimento è all’articolo 60, comma 1, numero 9, del Testo Unico degli Enti Locali, che disciplina proprio casi come questo e che, spiega Lucacci, «da anni stabilisce con chiarezza che una situazione del genere comporta ineleggibilità».
Lucacci riconosce che «la giurisprudenza ammette la possibilità di dimettersi fino al giorno prima della presentazione delle liste», ma aggiunge con decisione: «Ritengo che questa previsione non sia assolutamente idonea, vista l’importanza della struttura e la sua grandezza, con un giro d’affari di oltre 32 milioni di euro e un numero significativo di dipendenti».
A questo si aggiunge, prosegue, «che la società CCT è collegata alla Sapra, altra realtà che opera sempre in ambito sanitario. Tutto ciò rende ancora più evidente la delicatezza della questione».
Il consigliere di Fratelli d’Italia invita quindi l’ANAC a intervenire: «È tempo che l’Autorità Nazionale Anticorruzione si interessi di questo caso e verifichi se sia davvero sufficiente dimettersi anche il giorno prima della presentazione delle liste per evitare possibili condizionamenti derivanti dall’aver ricoperto un ruolo così rilevante».
Lucacci sottolinea infatti come «non sfugga a nessuno che in un solo mese non possa essere dimenticato il ruolo svolto dal dottor Tenti in una struttura privata che opera in convenzione con il servizio sanitario, con possibili condizionamenti non solo sui dipendenti del CCT e della Sapra, ma anche sui cittadini che vi si sono curati».
Il consigliere richiama inoltre un precedente noto: «Nel caso Coingas, l’ANAC intervenne sul periodo di “raffreddamento” richiesto per la nomina di un ex consigliere comunale, periodo che oggi, dopo la riforma del 2024, è stato ridotto a un anno. Tuttavia, questo principio non è previsto per casi come quello di Tenti, e ciò rappresenta un vuoto normativo da colmare».
Per Lucacci, il punto è chiaro: «Per strutture che operano in ambito sanitario in convenzione con il servizio sanitario, e che hanno dimensioni rilevanti e un consistente volume d’affari, dovrebbe essere previsto un periodo di raffreddamento dopo le dimissioni del legale rappresentante, qualora questi intenda candidarsi a sindaco».
Conclusione senza appello: «Per tutti questi motivi – afferma Lucacci – ritengo assolutamente inopportuna la candidatura del dottor Tenti alla carica di Sindaco del Comune di Arezzo».




