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domenica | 28-12-2025

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Politica

Servizi educativi, due scuole e due asili in meno. Franceschini: “Ecco la riorganizzazione a Castiglion Fiorentino”

A margine della conferenza stampa di presentazione del bilancio del 2025, svoltasi a Palazzo San Michele, l’assessore ai Servizi Sociali, Sanità, Istruzione, Trasporto scolastico e Pari opportunità del Comune di Castiglion Fiorentino, Stefania Franceschini, è intervenuta su uno dei temi più discussi delle ultime settimane: la riorganizzazione del sistema scolastico cittadino, dopo la decisione di chiudere i plessi de La Nave e Santa Cristina. Una scelta che, come chiarito dall’assessore, non riguarda solo le due scuole primarie, ma ridisegna complessivamente l’assetto dell’offerta educativa sul territorio, includendo anche la chiusura degli asili di Brolio e del Peter Pan di Santa Lucia in concomitanza con l’apertura del nuovo polo 0-6 alla Spiaggina, annunciato dal vicesindaco Milighetti per il prossimo settembre.

Assessore Franceschini, la scuola è al centro del dibattito pubblico di questi giorni. Cosa sente di dire alle famiglie?

«Ringrazio per questa occasione per spiegare meglio come sono andate le cose. L’amministrazione è costretta a volte a fare scelte dolorose, ma se fatte con dati alla mano e suffragate da valutazioni concrete, penso possano essere comprese dalle famiglie che apparentemente ora vedono dei servizi ridursi».

Quali sono le motivazioni che hanno portato alla decisione di chiudere alcuni plessi?

«La scelta nasce dalla consapevolezza di diversi fattori: il forte calo demografico, la necessità di effettuare adeguamenti agli edifici scolastici e, soprattutto, la presenza di pluriclassi in determinati contesti. Tutto questo porta inevitabilmente a dover fare delle scelte, ottimizzare le risorse e, in alcuni casi, chiudere dei plessi».

Perché sono stati individuate proprio le scuole de La Nave e Santa Cristina?

«In questo caso sono stati individuati i plessi de La Nave e Santa Cristina perché entrambi necessitano di interventi strutturali. Santa Cristina, inoltre, fa i conti da anni con la presenza di pluriclassi. È una situazione che conoscevamo bene e che abbiamo valutato con attenzione».

Siete consapevoli delle difficoltà per le famiglie coinvolte?

«Sapevamo dall’inizio che non avremmo fatto contenti i genitori coinvolti dalle chiusure, ma stiamo lavorando per fare in modo che i disagi siano limitati al massimo, sia per le famiglie sia per i bambini, che devono frequentare ambienti idonei, sicuri e accoglienti».

Cosa succederà agli studenti dei plessi che chiuderanno?

«La conseguenza è che i ragazzi dovranno essere ricollocati in plessi idonei. Su questo lavoreremo in modo molto stretto anche con la dirigente scolastica, per garantire una transizione il più possibile ordinata e attenta alle esigenze educative».

La riorganizzazione riguarda anche i servizi per l’infanzia. Qual è il progetto?

«Il nuovo polo 0-6 della Spiaggina sarà idoneo ad accogliere i bambini dell’asilo di Brolio e del Peter Pan di Santa Lucia, che si trasferiranno nella nuova struttura. Il polo avrà anche una capienza aggiuntiva per 20 bambini dai 3 ai 6 anni. Contemporaneamente i servizi andranno ad ampliarsi».

Quali vantaggi offrirà il nuovo polo alle famiglie?

«Il nuovo polo sarà in grado di dare risposte concrete ai genitori che lavorano. Potranno lasciare i bambini in una fascia oraria molto più ampia rispetto alla tradizionale scuola statale. Sarà una scuola a gestione privata, con una maggiore flessibilità oraria, pensata proprio per venire incontro alle esigenze delle famiglie di oggi».

In conclusione, come definirebbe questa scelta?

«È una scelta complessa e non priva di criticità, ma necessaria. L’obiettivo dell’amministrazione non è ridurre i servizi, bensì riorganizzarli in modo più sostenibile, garantendo qualità educativa e strutture adeguate, in un contesto demografico che è profondamente cambiato».

Un intervento che chiarisce la linea dell’amministrazione comunale: meno plessi, ma un sistema educativo riorganizzato, più efficiente e orientato a rispondere alle nuove esigenze sociali e familiari del territorio.

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