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venerdì | 05-12-2025

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Politica

Secondo casello autostradale ad Arezzo: Noi Moderati chiede un tavolo tecnico con Ministero e istituzioni locali

L’ipotesi di un secondo casello autostradale per la città di Arezzo torna al centro del dibattito politico e infrastrutturale. A rilanciare la proposta sono Noi Moderati, con un intervento congiunto di Stefano Bellezza, commissario del partito per il Valdarno e Marco Casucci, commissario provinciale, che invocano l’apertura immediata di un tavolo tecnico istituzionale.

Secondo Bellezza, l’attuale configurazione sarebbe ormai insufficiente per le esigenze del territorio.
«Arezzo è forse l’unico capoluogo ad avere un solo casello autostradale – afferma – e con l’avanzamento dei lavori per la terza corsia dell’A1 sarebbe opportuno avviare un confronto strutturato tra Comuni, Provincia, Regione e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dovrebbero essere valutate altre aree idonee alla realizzazione di un nuovo svincolo, che potrebbe assumere la denominazione di Arezzo nord. Un’opera simile comporta certo un investimento, ma avrebbe un ritorno economico e industriale notevole, con ricadute positive per tutto il territorio».

Sulla stessa linea si colloca Marco Casucci, che indica nella Regione il primo interlocutore chiamato a dare risposte.
«Il nuovo assessore ai Trasporti della Regione Toscana, il valdarnese Filippo Boni, dovrà affrontare presto questa questione – dichiara –. Da parte nostra solleciteremo il Governo affinché venga istituito un tavolo tecnico dedicato, che avvii una discussione concreta e porti, finalmente, a una soluzione operativa».

La proposta arriva in un momento cruciale per le infrastrutture della zona: il potenziamento della dorsale autostradale e l’incremento del traffico commerciale rendono sempre più strategico il miglioramento dei collegamenti. Per Noi Moderati, il secondo casello rappresenterebbe una leva fondamentale per sostenere crescita economica, attrattività industriale e fluidità della mobilità locale.

Resta ora da capire se istituzioni e Ministero raccoglieranno l’appello, avviando un percorso tecnico che potrebbe ridisegnare l’accessibilità autostradale dell’area aretina.