Scuole da difendere, comunità da proteggere

Castiglion Fiorentino – È stata una serata partecipata e ricca di confronto quella che si è svolta ieri al Circolo della Nave, dedicata al futuro della scuola dell’infanzia Arcobaleno de La Nave e della scuola primaria di Santa Cristina. Cittadini, famiglie e insegnanti hanno preso parte all’incontro promosso dal Gruppo Consiliare Rinascimento Castiglionese, per discutere delle prospettive di chiusura dei due plessi scolastici.

«È stato un momento di confronto reale e necessario – sottolinea il gruppo consiliare – che ha dimostrato quanto queste scuole siano un presidio fondamentale per le comunità locali». Durante l’incontro è stata ribadita con fermezza la contrarietà a un provvedimento definito «calato dall’alto», assunto senza un adeguato coinvolgimento dei territori interessati.

«Parliamo di una decisione presa senza ascoltare le famiglie, senza confrontarsi con il personale scolastico e senza un dialogo serio con le istituzioni educative – affermano i consiglieri –. Un metodo che riteniamo inaccettabile quando sono in gioco servizi essenziali».

Il Gruppo Rinascimento Castiglionese evidenzia come la chiusura delle scuole non sia mai una scelta neutrale: «Significa indebolire il tessuto sociale delle frazioni, aumentare le difficoltà legate al trasporto degli alunni, imporre orari insostenibili a bambini e genitori e congestionare ulteriormente le scuole del capoluogo, con ricadute anche sulla qualità della didattica». Aspetti che, secondo il gruppo, «non trovano alcuna risposta nella delibera approvata dalla Giunta».

Da qui la richiesta di un immediato cambio di rotta: «Chiediamo che il provvedimento venga rivisto con urgenza. Le scuole non sono un costo da tagliare, ma un investimento sul futuro delle nostre comunità: sono luoghi di crescita, coesione e identità».

Il comunicato si chiude con l’impegno a proseguire la mobilitazione: «Il Gruppo Consiliare Rinascimento Castiglionese continuerà, insieme ai cittadini, a difendere i servizi educativi nei territori e a chiedere scelte amministrative più responsabili, partecipate e lungimiranti».