Sarri a Ulivelli: “Tuttologo, si misuri con le urne”

Prosegue sempre più acceso ad Arezzo il confronto tra le varie forze politiche sui recenti episodi di allagamento dopo i nubifragi che hanno colpito la città. Il coordinamento di ORA, per tramite del suo Presidente Sandro Sarri, risponde per le rime alle parole di Gianni Ulivelli rilasciate ad Arezzo 24: “In ogni occasione che i fatti di cronaca offrono, puntuale come le tasse spunta qualche genio che pontifica soluzioni su tutti i temi dello scibile umano. E se questo è piuttosto comprensibile – è il loro “lavoro” – per qualche rappresentante dell’opposizione (anche se c’è modo e modo), lo diventa meno quando ad impartire lezioni ci si mette chi, oltre se stesso ed il suo ego, rappresenta poco di più“.
“E’ il caso, (anche) stavolta, di tal Ulivelli Gianni che ora scopriamo essere anche esperto di ingegneria idraulica, oltre che di tutto il resto“, continua Sarri.
“Con lo stesso tono, la cadenza e quasi lo stesso timbro di voce del suo “idolo” nazionale sparla speculando sui problemi che negli ultimi giorni hanno assillato la città, giudicando progetti che poco conosce e chiedendo le dimissioni dell’assessore Sacchetti.
Allora, per cominciare: il lavoro su via Romana non è ancora terminato (e già comunque se ne vedono i benefici) e, soprattutto, non ha creato problemi da altre parti; semplicemente c’erano anche prima ed ora si notano quelli, proprio perché gli altri sono stati – ancorché per ora parzialmente – risolti.
Sulla richiesta di dimissioni dell’assessore Sacchetti: se c’è una persona che ci mette la faccia senza mai tirarsi indietro è proprio Marco Sacchetti che, fin dall’episodio del 3 agosto, non ha mai sottaciuto il fatto che al Baldaccio vi fossero dei problemi, evidentemente messi in risalto da precipitazioni assolutamente non “normali”.
Bisogna però distinguere la responsabilità “politica” da quella tecnica: ebbene, quest’ultima compete all’azienda che ha compiuto l’opera, al direttore dei lavori ed al dirigente comunale che ha validato il progetto. Non è che un assessore, chiunque esso sia, debba controllare un progetto proprio perché prima della sua approvazione è (o dovrebbe) essere vagliato attentamente dai soggetti deputati.
Diverso sarebbe stato se l’assessore in questione non avesse preallarmato la Protezione Civile a fronte di un’allerta meteo che, per l’appunto, non c’era stata……
Pur tuttavia, per conoscenza del buon Ulivelli ed a conferma di quanto detto sopra, la sera del 19 agosto l’assessore in questione era sul posto, nel momento più complicato, ed è stato visto partecipare attivamente ai lavori. Così, per dire…
Pare strano che non vi sia stato un suo intervento sulla situazione dell’ospedale di Arezzo, e non solo per l’allagamento del 19 agosto: ma si sa, “con Giani senza se e senza ma…” (cit. G.U.)
Suggeriamo al signor Ulivelli, invece di limitarsi a queste “apparizioni” illuminanti per i cittadini su progetti pubblici non meglio identificati su un immobile privato (Camera di Commercio), su Medioetruria, sul sistema fognario e su tutto quello che può rappresentare per lui un’occasione di visibilità, la cosa più semplice: si candidi.
Magari dopo che si sarà chiarito le idee sulla coalizione della quale vorrebbe far parte (“Mai alleati con i 5 Stelle” – 05.01.2024).
Magari, con il 2% renziano, sposterà gli equilibri e potrà fare l’assessore a… tutto“.