Politica
Sanità in Toscana, Chiassai Martini denuncia: “Ignorata la graduatoria del concorso per OSS ricorrendo a contratti interinali”

“La Regione parla tanto di tutela e rispetto dei lavoratori, ma di fatto calpesta la dignità di 1.690 Oss ancora in graduatoria del concorso dal 2021, in attesa di una chiamata- afferma il Sindaco – A loro infatti si è preferito ricorrere al personale interinale, ben 70 contratti di agenzia sono stati prorogati, come confermato dalla delibera dell’AOU di Careggi”, dichiara il Sindaco Silvia di Montevarchi Silvia Chiassai Martini:
Una scelta moralmente ingiustificabile che nega il diritto al lavoro a chi ha superato un concorso pubblico e si trova tuttora in una graduatoria valida ed attiva, aspettando il proprio turno. Una decisione che rappresenta un vero e proprio schiaffo alla dignità delle persone e alla meritocrazia nella sanità pubblica. Il comparto socio-sanitario ha bisogno di stabilità, di personale motivato e ben formato, in grado di garantire quotidianamente prestazioni di qualità ai cittadini e ai pazienti, perché, quindi, non assumere chi da anni aspetta una chiamata?
Il Presidente Giani, l’Assessore Bezzini e tutto il PD devono dare una risposta chiara agli Oss, che non sono invisibili, sono persone che si sono impegnate per sostenere un concorso pubblico e sono risultate idonee. Spieghino i motivi per i quali si sceglie l’instabilità, nonostante i costi più alti sostenuti dalle aziende sanitarie nel ricorso alle agenzie interinali private.
Il Presidente Giani sta già facendo pagare ai toscani l’Irperf più alta d’Italia per coprire 1 miliardo di euro di conti in rosso per il deficit della sanità regionale, depotenziando ospedali e servizi, tagliando posti letto, ma sostenendo costi maggiori per il personale sanitario precario. Ora in campagna elettorale Giani promette attenzione al lavoro, salario minimo a 9 euro, forse vuole dire agli Oss di stare sereni in attesa del reddito di cittadinanza regionale!? I toscani meritano di più – conclude il Sindaco – è giunto il momento di organizzare la sanità regionale in modo serio, trasparente e responsabile, ponendo anche un forte limite all’ingerenza della politica che non smette di fare danni sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori”