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mercoledì | 17-12-2025

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Politica

San Giovanni, ancora polemiche sulla raccolta dei rifiuti

Il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento sulla raccolta dei rifiuti indifferenziati, basato sul numero dei conferimenti e non sul peso. Una decisione che, secondo San Giovanni Civica, certifica la distanza dell’Amministrazione comunale dalle richieste avanzate da migliaia di cittadini attraverso due raccolte firme e dal dibattito emerso nel Consiglio comunale aperto, che aveva fatto registrare una partecipazione senza precedenti. Nonostante gli incontri pubblici organizzati nei mesi scorsi e il confronto istituzionale, la maggioranza che sostiene il sindaco Valentina Vadi ha confermato l’impianto del regolamento così come era stato annunciato già a maggio. Per il movimento civico si tratta di una scelta che disattende le aspettative di chi confidava in un ripensamento dopo le numerose osservazioni sollevate dalla cittadinanza. Il nuovo sistema entrerà in vigore da gennaio 2026 e comporterà una significativa riduzione del numero di conferimenti consentiti per l’indifferenziato. In base alle simulazioni illustrate, una persona che vive da sola potrebbe essere costretta a trattenere i rifiuti in casa fino a tre settimane per evitare costi aggiuntivi. Costi che, al momento, non sono ancora quantificabili: inizialmente era stato indicato un importo di 2 euro per ogni conferimento considerato “illegittimo”, ma ora si parla di una sovrattassa il cui ammontare verrà definito nei prossimi mesi. Secondo San Giovanni Civica, l’importo sarà stabilito direttamente dal gestore del servizio e recepito dall’Amministrazione comunale, a conferma – sostiene il gruppo – di un’impostazione che privilegia logiche privatistiche nella gestione della raccolta rifiuti, con l’obiettivo di garantire profitti alle società partecipate e ai loro vertici più che un miglioramento del servizio. Dal movimento civico arriva infine l’annuncio di una prosecuzione dell’impegno politico e istituzionale contro il regolamento approvato. “Non ci arrenderemo – affermano – e continueremo a lavorare democraticamente per cercare di far ricredere la maggioranza di centrosinistra, rivolgendoci in particolare a quei consiglieri che in passato hanno espresso perplessità sulla gestione dei servizi pubblici da parte di società a scopo di lucro”.

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