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mercoledì | 07-05-2025

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Refezione scolastica: ad Arezzo un servizio da oltre 2.700 pasti al giorno, con standard di qualità tra i più alti della Toscana

AREZZO – La vice sindaco e assessore alle politiche sociali, alla famiglia, alla scuola e alla sanità, Lucia Tanti, ha diffuso i dati aggiornati relativi al servizio di refezione scolastica, nell’ambito del monitoraggio periodico che l’amministrazione effettua ogni tre mesi circa sui principali servizi rivolti alla cittadinanza.

“I numeri – dichiara Tanti – raccontano un servizio solido, efficiente e in costante miglioramento. Parliamo di 4.659 utenti, dai 3 ai 13 anni, che ogni giorno ricevono un pasto calibrato e sicuro. Ogni giorno vengono preparati 2.750 pasti, di cui ben 650 personalizzati per esigenze sanitarie certificate, a conferma dell’attenzione inclusiva e attenta della nostra mensa scolastica.”

Fondamentale anche il ruolo attivo delle famiglie. Il Comune di Arezzo ha istituito un nucleo di genitori controllori, incaricati di valutare il servizio attraverso apposite schede, promuovendo così un modello di partecipazione concreta e trasparente.

I risultati del monitoraggio parlano chiaro:

  • il 71,43% degli utenti considera il servizio buono,

  • il 19,29% lo giudica più che sufficiente,

  • solo l’8,57% lo ritiene non sufficiente.

“Questi dati – prosegue Tanti – confermano la bontà delle scelte amministrative e degli investimenti fatti. Dal 2023 al 2027, l’amministrazione ha stanziato quasi 10 milioni di euro (esattamente 9.784.311 euro) per garantire continuità e qualità nel tempo.”

Arezzo si colloca oggi come la terza città in Toscana per qualità del servizio di refezione scolastica, e si distingue anche a livello nazionale per l’innovazione nei processi partecipativi. Ne è un esempio il MensaDay, un’iniziativa unica che coinvolge attivamente famiglie, scuola e amministrazione nella valutazione e nel miglioramento continuo del servizio.

“Non ci limitiamo a offrire un pasto – conclude la vice sindaco – ma garantiamo un pezzo fondamentale del diritto allo studio, del benessere dei bambini e della fiducia delle famiglie nella scuola pubblica.”

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