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sabato | 14-06-2025

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Raccolta rifiuti ad Arezzo: sistema in difficoltà, tra disagi e critiche politiche

Ad Arezzo la raccolta dei rifiuti torna al centro del dibattito pubblico, tra disagi crescenti per cittadini e operatori e un sistema di gestione che mostra diverse criticità. Negli ultimi mesi, il Comune ha avviato una riorganizzazione della raccolta differenziata, puntando sull’introduzione dei nuovi cassonetti e sull’estensione del servizio porta a porta, soprattutto nelle frazioni. Nonostante le numerose riunioni informative promosse con i residenti, l’impatto del nuovo modello risulta ancora problematico: le segnalazioni di rifiuti abbandonati, buste aperte da animali, cassonetti stracolmi o insufficienti, sono diventate sempre più frequenti.

Le criticità: meno postazioni, più disagi

Con la rimozione di molte postazioni stradali e la sostituzione con il porta a porta, in diverse zone si è generata una situazione di disagio non solo per gli utenti, ma anche per gli stessi operatori ecologici. L’assenza di servizi come il ritiro di sfalci e potature – particolarmente rilevante nei mesi estivi – ha aggravato le difficoltà di gestione, mentre l’utilizzo delle compostiere, pur previsto, non è stato adeguatamente promosso. A tutto questo si somma la mancanza di punti di raccolta per l’olio esausto nelle frazioni, una carenza che, oltre a creare confusione nei cittadini, può avere conseguenze ambientali rilevanti, come la contaminazione delle falde acquifere.

Il Partito Democratico attacca: “Tari più alta e cittadini sommersi dai rifiuti”

Il Partito Democratico di Arezzo interviene con una nota molto critica verso l’amministrazione comunale: “Vediamo sempre più spesso rifiuti lasciati fuori dai cassonetti, con conseguenze anche igienico-sanitarie. È necessario che il Comune monitori costantemente la situazione e migliori i servizi offerti. I cittadini devono fare la loro parte, certo, ma non possono essere lasciati soli in un sistema che ancora non funziona. È inaccettabile che, pur pagando una Tari in continuo aumento, si ritrovino in mezzo ai rifiuti”.

I Dem chiedono il ripristino dei cassonetti per sfalci, la promozione del compostaggio, il posizionamento dei contenitori per l’olio esausto e soprattutto nuovi momenti di confronto tra l’azienda e i cittadini, per affrontare le criticità in modo trasparente e condiviso. “Il Sindaco Ghinelli e la sua Giunta sembrano ormai incapaci di vedere i veri problemi della città”, conclude la nota.

Scelgo Arezzo: “Paghiamo di più, ma sopportiamo i disagi di altri territori”

Anche il gruppo consiliare Scelgo Arezzo, con i consiglieri Marco Donati e Valentina Sileno, solleva dubbi e chiede chiarimenti: “Cassonetti pieni e disservizi come quelli riscontrati in via Lorenzo De Giudici non possono essere giustificati da problematiche impiantistiche in altri comuni. Arezzo ospita l’impianto di San Zeno, sopporta l’impatto ambientale e paga una Tari più alta rispetto ad altri territori. È doveroso che l’amministrazione chieda conto al gestore e tuteli i cittadini”.

I consiglieri ricordano come il Comune sia ancora indietro rispetto agli obiettivi di raccolta differenziata e sottolineano la necessità di affrontare in modo più strutturale i problemi legati ai cattivi odori e alla gestione complessiva dell’impianto.

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