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domenica | 28-12-2025

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Politica

Pronto Soccorso oltre il limite. Tanti: “Servono risposte pubbliche, strutturali e misurabili”

La situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale San Donato di Arezzo ha superato la soglia di tollerabilità“. A dirlo con chiarezza è il vice sindaco Lucia Tanti, che rompe un silenzio istituzionale mantenuto per mesi “come si conviene, specialmente su un tema delicato come la sanità” e chiede ora un cambio di passo netto da parte della Regione Toscana e dell’Asl Sud-Est.

«In questi mesi ho tenuto un profilo istituzionale come si conviene, soprattutto su un tema delicato come la sanità. Abbiamo scelto la prudenza e il rispetto, prima di tutto verso gli operatori sanitari».

Tanti ricorda come, già diversi mesi fa, insieme ai Comuni dell’area aretina, fossero arrivate rassicurazioni da parte della Regione su una nuova attenzione complessiva alla filiera sanitaria.

«Ci era stato garantito un impegno più forte, dalla sanità territoriale all’emergenza-urgenza, senza dimenticare il potenziamento dell’ospedale San Donato e degli ospedali di vallata».

“Abbiamo fatto squadra, ora però la misura è colma”

Il Comune, spiega il vice sindaco, ha scelto finora una linea di leale collaborazione.

«Come amministratori abbiamo mantenuto un atteggiamento leale, silenzioso, paziente e prudente. Abbiamo invitato i cittadini al rispetto degli operatori sanitari e a un uso consapevole del Pronto Soccorso. Chi governa deve sostenere le soluzioni, non alimentare i problemi».

Ma oggi, secondo Tanti, la situazione è cambiata radicalmente.

«Ora però la misura è colma. Ogni giorno le criticità si moltiplicano e non è più possibile far finta di nulla».

La riorganizzazione Asl: “Non bastano annunci generici”

Nei giorni scorsi l’Asl Sud-Est ha annunciato una riorganizzazione strutturale dei servizi, a partire dall’ottimizzazione degli accessi al Pronto Soccorso.

«Bene l’annuncio di una riorganizzazione con una visione sistemica e di vero cambiamento, ma questo non può ridursi a una comunicazione neutra e astratta».

Per Tanti è indispensabile trasparenza totale.

«Le proposte devono essere rese note a tutti: operatori, Comuni, sindacati, associazioni. I percorsi devono essere chiari, condivisi e soprattutto misurabili».

“A gennaio incontro aperto. La Asl spieghi le soluzioni”

Da qui la decisione del Comune di Arezzo di farsi promotore di un confronto pubblico.

«Chiederemo un incontro aperto già a gennaio, per dare alla Asl uno spazio vero in cui presentare soluzioni concrete alla sanità aretina».

Un confronto che, sottolinea il vice sindaco, non nasce da uno spirito polemico, ma dalla necessità di dare risposte a una comunità sempre più in difficoltà.

“Collaborazione piena, ma la Regione deve cambiare passo”

La disponibilità del Comune resta totale, così come il rispetto per il lavoro degli operatori sanitari.

«Da parte nostra c’è e resta la piena collaborazione con la Asl e con tutti gli operatori. Il problema non sono medici e infermieri, che lavorano sotto una pressione enorme».

Il giudizio sulla Regione Toscana, però, è netto.

«Il modo in cui la Regione sta trattando la sanità aretina è sempre più insufficiente. In alcuni momenti lo potrei definire addirittura pessimo».

La conclusione è un’attesa chiara di responsabilità e di discontinuità.

«Mi aspetto soluzioni efficaci e un nuovo corso. Perché sulla salute delle persone non si può più aspettare».

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