Politica
Ponte di Cesa, Brandi: “Servono fatti, non polemiche”
«La vicenda del Ponte di Cesa merita chiarezza, non polemiche a posteriori.»
Lo afferma Paolo Brandi, consigliere provinciale e comunale, intervenendo sul dibattito riaccesosi in questi giorni intorno alle condizioni del viadotto che collega le due sponde tra Castiglion Fiorentino e la zona di Cesa.
Brandi ricorda come, già in passato, fosse stato «tra i primi a segnalare la limitatezza dell’intervento realizzato» e a sottolineare «la necessità di guardare oltre la soluzione del senso unico alternato», scelta che comunque, precisa, «ha consentito di evitare la chiusura totale del ponte, scongiurando disagi ancora più pesanti per residenti e attività».
Nel corso dell’ultima seduta del Consiglio Provinciale, il consigliere ha presentato due richieste precise:
«Primo – spiega Brandi – avviare subito la progettazione di un nuovo ponte, perché la situazione attuale non può essere considerata una soluzione definitiva. Secondo, garantire la sicurezza dei pedoni, oggi messa in discussione dalla ridotta larghezza del ponte anche quando il semaforo è verde.»
Dal Presidente della Provincia è arrivato, riferisce Brandi, «un riscontro positivo, con l’impegno ad avviare un documento di indirizzo alla progettazione». Il passo successivo, aggiunge, sarà quello di «attivare un confronto tra Provincia e Comuni interessati, a partire da Castiglion Fiorentino, per individuare insieme le possibili linee di finanziamento, magari avanzando una richiesta congiunta al Ministero, vista la strategicità del collegamento con l’autostrada».
Durante la stessa seduta è emerso inoltre che «i Comuni coinvolti erano stati preventivamente informati della soluzione progettuale adottata – restringimento della carreggiata e senso unico alternato –. Forse allora era quello il momento per esprimere dubbi o perplessità», osserva Brandi.
«Farlo oggi – conclude – ha solo il sapore della polemica sterile, buona per raccogliere qualche like sui social ma non certo per risolvere i problemi. Su un’infrastruttura così importante, servono serietà, collaborazione e soprattutto fatti concreti.»




