Politica
Polizia Municipale Arezzo: il sindacato chiede il ripristino del Servizio di Polizia Locale, Menchetti critico
Scontro sul nuovo comandante della Polizia Municipale: l’interrogazione di Menchetti a pochi mesi dal voto.
Torna ad accendersi il dibattito politico sul futuro della Polizia Municipale di Arezzo. Il consigliere comunale di opposizione Michele Menchetti ha presentato una nuova interrogazione al Sindaco per fare chiarezza sul destino del ruolo di Comandante dopo il 15 marzo 2026, data in cui l’attuale dirigente andrà in pensione.
«Ho depositato un’interrogazione – spiega Menchetti – per capire quali intenzioni abbia l’Amministrazione in merito alla sostituzione del Comandante della Polizia Municipale. Il tema è noto da tempo, eppure si registra un evidente ritardo nel definire le modalità di selezione, nonostante le diverse opzioni possibili, alcune più rapide e altre più complesse».
A sollevare ulteriori tensioni è stata una richiesta ufficiale della RSU del Comune di Arezzo, sottoscritta anche dal Dirigente provinciale della Cgil, con la quale si chiede di modificare l’organizzazione dell’ente per ripristinare il Servizio di Polizia Locale e bandire un concorso pubblico a tempo indeterminato per un Comandante con qualifica dirigenziale.
Una posizione che il consigliere definisce «inopportuna e fuori luogo». «Sono molto critico – aggiunge – verso questa iniziativa sindacale: la considero un’intromissione in ambiti di competenza altrui, nello specifico della Giunta, come previsto dal Testo Unico degli Enti Locali. Si tratta di un’auto-assunzione di responsabilità politica che non spetta al sindacato e di una forzatura amministrativa rispetto alla quale mi riservo di informare le autorità competenti».
Menchetti chiede quindi al Sindaco di chiarire se intenda accogliere o meno la proposta della RSU, ricordando che un’eventuale adesione comporterebbe una modifica strutturale dell’organizzazione comunale come passaggio preliminare al concorso per la nuova dirigenza.
«Siamo a pochi mesi dalla fine del mandato – conclude il consigliere – e decisioni di questo tipo, che riguardano una figura apicale di grande rilievo, rischiano di essere assunte a ridosso delle elezioni comunali. È legittimo domandarsi se non stiamo assistendo a un banco di prova politico per la maggioranza uscente e per quella che verrà. Attendo una risposta scritta dal Sindaco».





