Politica
Podere Rota, Pierazzi ai sindaci valdarnesi: “Basta parole”
Ancora Podere Rota, ancora forti prese di posizione sulla discarica e sul possibile ampliamento della stessa da parte della politica sangiovannese con fari puntati, stavolta, dal capogruppo del Movimento 5 Stelle cittadino Tommaso Pierazzi che, con una nota stampa, continua questa battaglia che non mancherà di far parlare di sé nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. L’obiettivo, come noto, è quello di chiuderla entro il 2021 ma saranno i sindaci, in questo caso, a recitare una parte importante. Ed è da qui che nascono le sue parole che hanno bisogno di poche interpretazioni:
“Ancora una volta ci troviamo a parlare e a confrontarci sul destino della discarica di Podere Rota. Sono anni che parliamo del 2021 come data di chiusura e adesso al 2021 mancano veramente pochi mesi, anzi giorni, come sono anni che parliamo di Podere Rota senza aver mai avuto una rassicurazione sulla sua chiusura da un qualunque membro della Giunta Regionale toscana, passata o attuale. Anzi, l’unico atto votato in regione preparato dal sottoscritto e votato nel consiglio regionale toscano nell’ottobre 2017, fu respinto! Nel consiglio comunale del 30 novembre u.s. ci siamo trovati a discutere una ennesima mozione, che come sempre ci trova d’accordo, anche se dobbiamo avere l’onestà intellettuale di ammettere che ogni atto presentato ha avuto, ha e avrà una valenza puramente formale, finché la Regione non metterà in evidenza in modo sostanziale, nero su bianco, le contraddizioni tra questa nuova richiesta di ampliamento e i piani regionali o quelli di ambito in tema di impiantistica. Per non parlare delle direttive europee, molto precise in tema di economia circolare, che prevedono l’eliminazione dei rifiuti solidi urbani in discarica a partire dal 2030 secondo una logica di riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero e che anche in questo ampliamento evidenziano chiari conflitti con le stesse direttive vigenti. Quindi, tornando alla mozione, siamo sicuramente d’accordo con la proposta di avviare una procedura di Inchiesta Pubblica proprio perché ad oggi il nostro Ente non può fare molto di più.
Noi come Movimento 5 Stelle saremo impegnati costantemente in prima linea sulla difesa dei diritti dei cittadini del Valdarno, come del resto abbiamo sempre fatto e come abbiamo fatto recentemente preparando con i consiglieri di Montevarchi, Carlo Norci e di Cavriglia Massimiliano Secciani, una interrogazione presentata in consiglio regionale ci preme però sottolineare un passaggio che nella mozione del centro sinistra non era evidenziato e che abbiamo chiesto di aggiungere tramite un nostro emendamento.
Apparentemente potrebbe sembrare un’operazione meramente privata l’ampliamento, se non fosse che alcune di queste società hanno al loro interno anche la partecipazione pubblica di alcuni comuni di zona attraverso altre partecipazioni societarie.
Quindi risulta evidente come i Sindaci dei comuni del Valdarno possano essere parte attiva in questo processo e che quindi devono prendersi le proprie responsabilità sulla vicenda e smettere di indignarsi solo a parole quando poi ne condividono gli interessi.
Nei consigli di amministrazione delle società partecipate deve emergere con forza la posizione di contrarietà dei Comuni del valdarno altrimenti sarà solo demagogia che ricadrà sulla pelle e la salute dei cittadini. Ringraziamo tutto il consiglio comunale che all’unanimità ha accettato questo nostro emendamento.A questo punto dobbiamo augurarci che sia il nostro contributo a questa mozione sia l’interrogazione presentata in regione spronino le amministrazioni locali del Valdarno e la Regione Toscana ad unirsi in un’unica voce”.





