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venerdì | 12-09-2025

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Politica

Podere Rota finisce in Piazza Masaccio: tanti cittadini, Giani e Monni non partecipano

Le Liste Civiche Sangiovannesi hanno diffuso un comunicato, dopo il consiglio comunale aperto tenutosi ieri sera, sul discusso problema dell’ampliamento di Podere Rota. Hanno partecipato tanti cittadini, ma non il presidente della regione Toscana Giani e l’assessore all’ambiente Monni, che hanno declinato l’invito solo poche ore prima lo svolgersi del consiglio stesso. Ecco di seguito quanto redatto dal gruppo di minoranza comunale:
 
“Il Consiglio Comunale aperto sulla chiusura di Podere Rota – che si è caratterizzato con la intollerabile assenza del Presidente Regionale Giani e dell’assessore all’ambiente Monni – ha visto una lunga serie di interventi da parte di amministratori e dirigenti politici della maggioranza, che in ogni modo possibile, manifestando la volontà di facciata di voler bloccare l’ampliamento e chiudere la discarica, hanno cercato di convincerci che è altrove che dovremmo ricercare le responsabilità dell’ampliamento e della chiusura.
Volontà di chiusura quindi minata, a loro dire, dalla impossibilità di determinare le scelte in ordine alla chiusura stessa.
E’ difficile ascoltare Il nostro Sindaco, Consiglieri regionali e Presidenti di Commissione, tutti del partito di maggioranza, sperticarsi nel fare “l’elogio del Commissariamento della politica” da parte della struttura tecnica della Regione.
Ed è ancor più difficile farlo dopo aver appreso da organi di stampa della volontà dell’Assessore Monni di demandare TUTTA la gestione dei rifiuti ai privati, spianando così completamente la strada al business ed agli interessi economici in barba ai servizi ed al diritto alla salute dei Cittadini.
Sembra quasi, ad ascoltare questi interventi, che il ruolo di chi governa sia quello della comparsa e non dell’attore protagonista.
Si sprigionava ieri sera in tutta la piazza, non tanto la puzza della discarica, ormai consuetudine per i Sangiovannesi, ma la puzza di bruciato che si sprigiona dallo strano legame tra l’ampliamento del 2011 e quello di oggi.
E’ la puzza di bruciato degli interessi economici e politici che si manifesta ogni volta che si parla di Podere Rota.
Quando vediamo un Sindaco, il nostro, che lancia appelli allo stop all’ampliamento ci sembra di rivivere pagine di una storia già letta: anche nel 2011 vedevamo il nostro Sindaco di allora che dalla testa della protesta lanciava appelli per non ampliare la discarica. Sappiamo tutti come è andata a finire.
E siamo oggi ancor più preoccupati perché vediamo il nostro Sindaco ed il partito di maggioranza – locale e regionale – che di giorno sembrano tessere la tela per ottenere lo stop all’ampliamento ma la notte dormono sereni lasciando che altri disfino per conto loro, quella tela.
Non si poteva non cogliere questo strano puzzo di bruciato anche ieri sera.
Sono state spese parole, molte, troppe per la chiusura della discarica, come se i nostri amministratori non fossero in alcun modo responsabili, come se scendessero ieri sera dalla Luna!
Ma i fatti parlano per loro.
Emergono delle evidenze che dovevano, e dovranno, poter trovare risposta.
Domande che abbiamo rivolto ai nostri amministratori:
• Perché, Sindaco Vadi, quando sedeva in Consiglio Regionale non Votò a favore della formalizzazione della chiusura di Podere Rota al 2021?
Ricordiamo le parole dell’epoca del relatore del movimento 5Stelle che riportiamo testualmente:
“Ci siamo fatti portavoce delle istanze presentate dai Consigli comunali di San Giovanni e Montevarchi. Vi assumete la responsabilità in quest’aula di votare contro la legittima richiesta di queste due comunità”
Quelle istanze ricevettero dal Nostro sindaco soltanto un’astensione.
 
• Perché i Consiglieri di maggioranza, il Sindaco e la Giunta non hanno accolto l’istanza per richiedere le dimissioni da Presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno di Sergio Chienni, Sindaco di Terranuova?
Forse perché non si può attaccare la gallina dalle uova d’oro del Partito Democratico?
Un’altra occasione mancata….
 
• Ed ancora perché i Consiglieri di maggioranza, il Sindaco e la Giunta, non hanno accolto l’istanza per richiedere al Consiglio Regionale l’emanazione di una legge ad hoc che permettesse un adeguato indennizzo economico verso la nostra città legato al post mortem della discarica?
 
Ci dispiace infine aver visto il Presidente Tempesta prestarsi, lui che è rappresentante della massima Assise cittadina, a farsi portavoce delle giustificazioni delle autorità regionali per le gravissime assenze di questa sera.
Meglio avrebbe fatto a condannare l’assenza che è prima di tutto un affronto al Consiglio Comunale.
Queste domande, le risposte e le reazioni scomposte ed arroganti del Sindaco e del Gruppo di maggioranza lanciano un’ombra inquietante sulle reali Volontà dei nostri amministratori e ci lasciano ancor più nella convinzione di aver centrato il segno.
Abbiamo preso quindi atto che c’è un legame, Politico ed economico, forte e tacito, che unisce il nostro Sindaco, il Sindaco di Terranuova, i vertici del Partito Democratico Provinciale e quello regionale con alla testa il presidente Giani.
E non possiamo accettare che Politici ed Amministratori ci vogliano convincere che i destini della discarica siano legati ad una “questione privata”, che le responsabilità siano altrove, siano tecniche
Ma quale questione privata, quale questione tecnica: la questione è e rimane politica!
 
La scelta di chiudere o meno la discarica al 2021, la richiesta di dimissioni di Chienni ed il riconoscimento dell’indennizzo per la nostra Città sono scelte Politiche precise!
 
Altro che provvedimenti tecnici, burocratici e privati!
 
Non siamo ingenui od illusi e prendiamo atto di una volontà ben precisa dei vertici locali e regionali del Partito Democratico di mantenere in vita questo impianto.
Coloro che stasera potevano e dovevano dare una risposta POLITICA alla volontà di porre fine ad anni di vessazioni si sono in qualche modo dati alla fuga.
Preferendo lasciare la scena al nostro Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale ed al gruppo di maggioranza lasciando loro la rappresentanza. A loro che d’altronde si definirono la “Locomotiva della Vittoria di Giani”.
Al termine del dibattito il Consiglio è poi proseguito per la redazione di un documento riassuntivo che potesse esprimere gli esiti della serata.
Il nostro gruppo ha quindi pensato di inserire nel documento finale la richiesta di una legge regionale specifica che possa indennizzare la nostra città al momento della chiusura della discarica.
Richiesta che è parte fondamentale del nostro programma di governo e di una raccolta firme da noi organizzata che ha già raggiunto il migliaio di firmatari.
Purtroppo questa nostra richiesta non è stata accolta dal Centrosinistra Sangiovannese.
Siamo stanchi di prese di posizione di principio, che forse lavano la coscienza a chi le enuncia, ma che poi non portano risultati tangibili alla nostra comunità.
Occorre invece il coraggio di richiedere impegni ed atti concreti che possano portare reali benefici alla nostra città. Noi, come sempre abbiamo fatto, guardiamo e cerchiamo di proporre azioni coraggiose che siano realmente di utilità per tutti i Sangiovannesi.
E quando queste proposte fattive, reali e positive per la nostra comunità non vengono accettate non possiamo scendere a compromessi, la buona politica amministrativa si fa con la concretezza, non con i soli buoni propositi”.

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