Politica
Piscina comunale di Castiglion Fiorentino, futuro incerto: il dibattito si accende dopo le parole del vicesindaco
Dopo l’intervista al vicesindaco di Castiglion Fiorentino, Devis Milighetti, pubblicata da Arezzo24, il dibattito sul futuro della piscina comunale entra nel vivo e si carica di interrogativi politici e amministrativi. Il tema, definito dallo stesso Milighetti come “il più delicato”, riguarda la possibile riapertura dell’impianto e le prospettive concrete per i prossimi anni.
Il vicesindaco non ha nascosto le difficoltà. «Sarò sincero – ha dichiarato –: non la vedremo nel suo splendore nel breve periodo». Parole che lasciano intendere uno scenario complesso, nel quale la piscina comunale potrebbe rimanere chiusa anche per la prossima stagione estiva. Alla base di questa previsione vi è la necessità di interventi strutturali importanti, che vanno ben oltre la manutenzione ordinaria: «Si parla di demolizione e ricostruzione – ha spiegato Milighetti – per un investimento vicino ai 2 milioni di euro, oltre a un nuovo approccio organizzativo».
Un impegno economico rilevante che il Comune, come ammesso dallo stesso vicesindaco, non è in grado di sostenere autonomamente. «Ci stiamo lavorando – ha aggiunto –. Il 26 dicembre dovrebbero uscire le linee guida di alcuni bandi che potrebbero aiutarci a sostenere l’investimento. Da soli non possiamo farcela». La strategia dell’amministrazione, dunque, passa attraverso la partecipazione a finanziamenti nazionali, con tempi di realizzazione che si preannunciano comunque medio-lunghi.
Alle dichiarazioni di Milighetti ha fatto seguito una presa di posizione ufficiale del Partito Democratico di Castiglion Fiorentino, che in una nota chiede chiarezza e un confronto aperto sul futuro dell’impianto. «Siamo fuori stagione, è vero – si legge nel comunicato – ma riteniamo che questo sia il momento giusto per affrontare con serietà il tema della piscina comunale. Rimandare il confronto non farebbe che aumentare incertezze e disagi».
Il Pd ricorda come già la scorsa estate sia stata segnata da ritardi e da una stagione «mai realmente decollata», con risultati complessivamente deludenti. Per questo, il Gruppo Consiliare Rinascimento Castiglionese avrebbe più volte sollecitato in Consiglio comunale risposte puntuali sul destino di una struttura che «per anni ha rappresentato un punto di riferimento non solo per Castiglion Fiorentino, ma per tutta la Valdichiana». A fronte di tali richieste, secondo l’opposizione, sarebbero arrivate solo risposte generiche, senza un quadro chiaro e condiviso.
La nota sottolinea inoltre come solo attraverso la recente intervista del vicesindaco sia emerso che la piscina potrebbe non riaprire nel 2026 e che i lavori necessari richiederebbero almeno 18 mesi. Una tempistica che, anche nello scenario più ottimistico, sposterebbe la riapertura non prima del 2027. Resta poi aperto un interrogativo centrale: cosa accadrebbe nel caso in cui i finanziamenti statali non venissero assegnati? Esiste un piano alternativo o il rischio è quello di una chiusura indefinita dell’impianto?
Domande che, al momento, restano senza risposte ufficiali. E che rendono il futuro della piscina comunale una delle sfide più complesse e sentite per l’amministrazione castiglionese, chiamata nei prossimi mesi a fare chiarezza su tempi, risorse e scelte strategiche.




