Piscina Castiglion Fiorentino, acque agitate

Il tema della piscina comunale continua ad agitare le acque della politica castiglionese. Ad intervenire con toni critici è Paolo Brandi, capogruppo di Rinascimento Castiglionese in consiglio comunale, che punta il dito sui ritardi nella riapertura dell’impianto natatorio, a oggi tuttora chiuso.
“È una vicenda paradossale – afferma Brandi – che racconta molto della gestione del bene pubblico in questo Comune. La piscina, concessa nel 2016 a un soggetto privato per quindici anni, è tornata nelle mani dell’Amministrazione dopo appena otto. In ottobre 2024 il contratto è stato risolto, ma da allora sono trascorsi sei mesi prima che venisse assegnata nuovamente la gestione, solo il 29 maggio 2025.”
Brandi sottolinea come, nel frattempo, l’impianto sia rimasto “in uno stato di abbandono evidente. Durante l’inverno nessuno ha provveduto alla manutenzione: la vasca semivuota, le erbacce, gli spogliatoi fatiscenti e le mattonelle divelte sono il biglietto da visita di una struttura pubblica dimenticata.”
Secondo il capogruppo, le rassicurazioni dell’Amministrazione sull’apertura “entro metà giugno” non bastano: “Siamo già a stagione inoltrata, e mentre gli altri impianti pubblici e privati dei comuni limitrofi sono aperti da settimane, a Castiglioni ancora si promette, si rinvia, si prende tempo.”
Brandi ricorda anche il famoso progetto di ristrutturazione: “È vero, un progetto esiste, e risale al 2021. Ma da allora – ironizza – sono cambiate tre estati, un governo e almeno due tendenze nei costumi da bagno. Serve qualcosa di più concreto delle intenzioni.”
Infine un appello all’Amministrazione: “La piscina è un bene pubblico, prezioso per la salute, lo sport, la socialità. Chiediamo tempi certi, trasparenza nella gestione e, soprattutto, il rispetto per una comunità che merita impianti funzionanti e dignitosi. Non slogan o promesse estive.”