Politica
Piazzetta chiusa, l’opposizione non ci sta: “Da monumento a zona rossa”

CASTIGLION FIORENTINO – La chiusura con transenne della piazzetta del Gesù, davanti all’omonima chiesa, diventa terreno di scontro politico nel paese del Cassero. Il gruppo di opposizione Rinascimento Castiglionese parla senza mezzi termini di “una scelta paradossale che penalizza cittadini e turisti senza risolvere il problema”.
“Per mesi – spiegano i consiglieri – abbiamo denunciato la situazione: urla, bevute, vandalismi, degrado sotto i portici. Un ‘afterhours’ improvvisato ha trasformato un luogo storico in uno spazio fuori controllo. Ci saremmo aspettati più controlli, l’individuazione e la sanzione dei responsabili. Invece l’amministrazione ha scelto la scorciatoia: chiudere la piazza a tutti, con una transenna che ricorda il muro di Berlino”.
Secondo l’opposizione, le conseguenze rischiano di essere assurde: “Un turista che vuole visitare una delle chiese più belle del Paese rischia una multa da 150 euro. Stessa sorte per un cittadino che intenda affacciarsi al belvedere Naldi o leggere la lapide che ricorda il passaggio dei polacchi a Castiglioni. È inaccettabile”.
Critiche anche alla comunicazione adottata. “Il cartello affisso è confuso e incomprensibile – attacca Rinascimento Castiglionese –: un’accozzaglia di richiami normativi in stile copia-incolla, nessuna ordinanza citata, zero chiarezza”.
Per il gruppo consiliare, la strategia del Comune non porterà risultati: “Così i ragazzi si sposteranno altrove, mentre cittadini e turisti resteranno penalizzati. È questa l’idea di amministrare un paese? Vietare, transennare, chiudere? La logica del ‘tutto proibito’ ha preso il sopravvento anche sulla logica”.
Infine, un affondo anche sulla Soprintendenza: “Di fronte a un monumento chiuso e a un panorama interdetto, la Soprintendenza resta in silenzio. Intanto, i problemi restano irrisolti e il degrado si sposta di qualche centinaio di metri. Una grande presa in giro per tutti”.