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giovedì | 28-08-2025

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Piano risparmio energia a San Giovanni, non tutti sono convinti

Le modifiche all’illuminazione pubblica già attuate dall’amministrazione comunale sangiovannese, dopo lo spegnimento di giorni fa dalle cinque in poi del mattino, ha trovato la pronta risposta delle Liste Civiche Sangiovannesi che, con un comunicato diramato nelle ultime ore, attaccano proprio la maggioranza su questo argomento che ha fatto, e non poco, discutere

“Finalmente il Sindaco Vadi affronta pubblicamente la questione dei lampioni spenti dalle 5 la mattina a San Giovanni – dicono i civici – e lo fa dicendo che a partire da domenica prossima i lampioni saranno spenti alternativamente dal tardo
pomeriggio alle prime ore del mattino, facendo capire che non sarà più in vigore la scellerata scelta di lasciare la città al buio prima dell’alba. Ed infatti leggiamo che tale scelta è per il Sindaco “un passaggio previsto anche per andare incontro alle esigenze dei cittadini che si recano al lavoro la mattina presto senza perdere però di vista l’obiettivo del contenimento dei consumi”. Ci chiediamo e chiediamo a tutti i cittadini: perché non si è attuata da subito una metodologia di spegnimento alternato anche in questi giorni, invece di lasciare una città al buio? Era così difficile pensare a tale soluzione? E’ occorsa una mezza sollevazione popolare per sconfessare la Delibera di Giunta n. 230 dello scorso 15 ottobre, in cui si indica inequivocabilmente lo spegnimento delle luci pubbliche alle 5 del mattino. Noi abbiamo l’impressione che questa amministrazione brancoli sempre più nel “buio”, dimostrando di non saper gestire neppure l’emergenza energetica, se non creando condizioni di oggettivo pericolo per la cittadinza, per poi tornare indietro clamorosamente su atti amministrativi ufficiali. Senza dimenticare che tutto ciò è dovuto al ritardo nel portare l’illuminazione pubblica al
passo con i tempi (le luci a led porterebbero un risparmio superiore al 60%).
Più che ne ritardiamo la sostituzione più che buttiamo via risorse pubbliche.
E poi , un’ ultima considerazione: qualcuno finora ha fatto sapere ai cittadini il reale risparmio sulle spese correnti di tali misure ?
Restiamo in attesa”.