Politica
Montevarchi, è scontro sulle lampade votive: l’opposizione accusa la Giunta di “fare cassa”, il vicesindaco Bucciarelli replica sulle tariffe e sugli investimenti cimiteriali
Si accende lo scontro politico a Montevarchi dopo l’aumento del costo delle lampade votive, salito a 30,14 euro annui. Secondo l’opposizione si tratta di un incremento “di circa il 50%”, ritenuto sproporzionato e privo di una motivazione trasparente. In una nota firmata dai consiglieri Fabio Camiciottoli e Cristina Rossi, il giudizio è durissimo:
“Il Comune più caro della vallata: grazie, Giunta Chiassai Martini.”
I due consiglieri parlano di una scelta “che penalizza cittadini e famiglie senza alcuna ragione se non il tentativo di fare cassa”. Il mirino è puntato in particolare sul vicesindaco Cristina Bucciarelli, accusata di incoerenza politica:
“Da opposizione chiedeva di ridurre le tariffe, oggi le aumenta. Un’inversione a U che non può e non deve passare sotto silenzio.”
L’opposizione denuncia una serie di aumenti nei servizi cimiteriali nel corso dell’ultimo anno, definendoli “ingiustificati” e in contraddizione con le promesse dell’Amministrazione e della maggioranza:
“Garantivano tariffe stabili e nessun incremento dei servizi a domanda individuale. Promesse tradite, ancora una volta.”
Non manca un riferimento alle proposte avanzate dai gruppi di minoranza, rimaste senza risposta:
“Abbiamo chiesto più volte che i proventi derivanti dai servizi cimiteriali fossero vincolati alla manutenzione dei cimiteri. La risposta è stata sempre la stessa: no.”
Secondo Camiciottoli e Rossi, il risultato sarebbe un primato negativo:
“Oggi Montevarchi è il Comune più caro della vallata per le lampade votive. A pochi chilometri, a Cavriglia, il costo annuo è di soli 18 euro: un confronto che parla da sé.”
La conclusione è altrettanto netta:
“Questa Amministrazione tende solo a far cassa e non è vicina alle persone nel momento del dolore. Ha esternalizzato le sepolture, ridotto la durata delle concessioni e ora aumenta in modo vertiginoso il costo delle lampade votive.”
La replica della Giunta: “Dal 2016 tariffe ridotte sui servizi cimiteriali”

Cristina Bucciarelli, vicesindaco di Montevarchi
Arriva immediatamente la risposta del vicesindaco Cristina Bucciarelli, che respinge ogni accusa definendo la polemica “strumentale”.
“Comprendo che il consigliere Camiciottoli voglia farci dimenticare la sua inutile polemica sulla mancata celebrazione dei caduti di Kindu, ma anche sui servizi cimiteriali non centra l’obiettivo, se non quello di alimentare la solita e puntuale polemica.”
Bucciarelli ricorda che la Giunta Chiassai Martini, fin dal primo insediamento, avrebbe lavorato per abbassare i costi delle sepolture:
“Come promesso fin dai banchi dell’opposizione, nel 2016 questa Amministrazione ha ridotto le tariffe dei servizi di inumazione e di risepoltura, cioè quelle che colpiscono tutti indiscriminatamente.”
Nel dettaglio, la Giunta rivendica di aver applicato gli aggiornamenti tariffari legati agli indici ISTAT e ai cambiamenti introdotti dal nuovo Regolamento di Polizia Mortuaria:
“La sepoltura in un loculo passa da 1.700 a 1.326 euro, quella in ossarietti o nicchie cinerarie da 500 a 390 euro.”
Sulle lampade votive, Bucciarelli precisa:
“È stata applicata esclusivamente la variazione ISTAT della tariffa esistente dal 2011. Non sono certo questi servizi a rimpinguare le casse comunali, come sostenuto dall’opposizione.”
La replica non si ferma alla questione economica, ma punta sugli investimenti in corso:
“Abbiamo finanziato la progettazione del restauro della parte monumentale del cimitero del Capoluogo per 1.200.000 euro. Sono in corso interventi anche sulle cappelle gentilizie, mentre abbiamo già lavorato sul cimitero di San Marco per 100.000 euro e stiamo avviando quelli sui cimiteri di Levane (150.000 euro) e Levanella (40.000 euro).”
Poi la conclusione politica:
“La dignità dei luoghi di sepoltura e il rispetto del sentimento verso i defunti passa da queste azioni amministrative.”





