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venerdì | 22-08-2025

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Montevarchi, Casa Comune accusa: “Una stagione perduta per la città”. La replica di Prima Montevarchi: “Meno propaganda e cappellino di paglia”

In Valdarno i Comuni intercettano fondi regionali ed europei per la rigenerazione urbana, “ma Montevarchi rimane indietro”. È la denuncia dell’associazione Casa Comune, di cui fa parte l’ex sindaco Giorgio Valentini, che in una nota parla apertamente di una “stagione perduta” sotto la guida di Silvia Chiassai Martini.

Secondo l’associazione, il problema non è politico ma gestionale:

«La causa non è da ricercare nelle appartenenze – scrive Casa Comune – ma nella mancanza di strategie, nella difficoltà a fare rete e nell’assenza di una gestione manageriale della macchina comunale».

A titolo di esempio, viene citato il caso di San Giovanni Valdarno, che ha appena ottenuto quasi 10 milioni di euro dalla Regione Toscana per la riqualificazione del centro storico.

«Mentre altri Comuni investono su cultura, turismo e qualità urbana – prosegue la nota – Montevarchi si limita ad azioni simboliche come l’apertura al traffico delle vie centrali o lo spostamento delle panchine in piazza, rinunciando a progetti strutturati di rigenerazione».

L’ultimo bando vinto da Montevarchi per il rilancio del centro cittadino, ricordano da Casa Comune, risale al PIUSS dell’amministrazione Valentini, oltre quindici anni fa.

«Da allora – si legge – nessun incentivo per la residenzialità, nessun sostegno alle nuove attività, nessuna visione capace di rispondere a crisi economica, evoluzione del commercio e pandemia. Il risultato è un centro storico progressivamente impoverito».

L’associazione accusa inoltre la sindaca Chiassai di “chiusura politica e istituzionale”:

«Dove altri hanno scelto il confronto e la programmazione, qui si è preferito lo scontro e l’autosufficienza sterile. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: una città fuori dai grandi finanziamenti e senza strumenti per affrontare emergenze urbanistiche, sociali e ambientali».

Casa Comune chiude la sua presa di posizione con un appello:

«È venuto il tempo della sveglia. Montevarchi ha subito negli ultimi 10-15 anni una dura battuta d’arresto, con marginalizzazione politica, danni concreti ai servizi e un fabbisogno enorme di opere e interventi strutturali. Per invertire la rotta servono una visione di grande respiro e una generosità da parte della classe politica locale».

La replica di Prima Montevarchi

Non si è fatta attendere la risposta di Prima Montevarchi attraverso il suo coordinatore politico, Fabio Rossi, che parla di attacco strumentale:

«Leggiamo un lungo comunicato di Casa Comune che critica aspramente la nostra amministrazione su tutto. Mancanza di progettualità e managerialità, incapacità di intercettare finanziamenti, mancato rilancio del centro storico. Ma dimenticano che Montevarchi ha primeggiato nei finanziamenti del PNRR, con scuole, impianti sportivi, mense, parcheggi e servizi per un totale di circa 20 milioni di euro, opere che stanno ridisegnando la città e che fanno parte del programma votato dal 60% dei cittadini».

Rossi respinge le accuse di assenza di visione:

«Non c’è capacità progettuale e amministrativa? Ma di che parlano? Le casse comunali sono floride e non languono come altrove. È vero che il centro storico non ha avuto fino ad ora quanto sperato, ma non si può dire che sindaco e giunta non abbiano investito e lavorato per rilanciarlo».

Sul confronto con la vicina San Giovannai:

«Mentre criticano, non mancano di esaltare i Comuni rossi vicini perchè per esempio San Giovanni ha concorso per un bando di quasi 10 milioni per riqualificare il centro storico.
Complimenti e speriamo che non finisca come i 500.000 euro concessi dalla Provincia circa 20 anni fa che dovevano servire per costruire una palestra per le scuole, che non è stata mai realizzata e i soldi non si sa che fine abbiano fatto. Intanto la Provincia coi soldi di tutti noi continua a pagare gli affitti per gli studenti al Palagalli».

Infine, l’affondo polemico:

«I nostalgici del PIUSS, che lasciarono incompiute molte opere e un centro svuotato di residenti, oggi si lamentano del degrado e della criminalità. Un consiglio: meno propaganda e… cappellino di paglia nelle ore meno calde».