Monte San Savino, opposizioni all’attacco dopo la festa “E fummo città”: “Evento istituzionale trasformato in vetrina elettorale del centrodestra”

La festa per il 34° anniversario del riconoscimento del titolo di “Città” a Monte San Savino, celebrata con l’evento “E fummo città” promosso dall’Amministrazione Bennati, ha suscitato forti critiche da entrambe le opposizioni in Consiglio comunale. Se da un lato Antonio Marzullo, capogruppo di Per Monte San Savino, ha parlato apertamente di “campagna elettorale mascherata” con fondi pubblici, anche il gruppo Monte al Centro non ha risparmiato parole dure, puntando il dito contro la politicizzazione di un momento che doveva essere inclusivo e istituzionale.
Marzullo: “Fondi pubblici usati per avviare la campagna del centrodestra?”
“Il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, possibile candidato del centrodestra alle regionali toscane, ha di fatto lanciato la sua campagna elettorale proprio durante l’evento, dicendo a Teletruria: ‘stiamo lavorando con il partito’. Ma quella festa – osserva Marzullo – è stata organizzata dal Comune, e quindi pagata, presumiamo, con i soldi dei cittadini. Com’è possibile che un’amministrazione civica si presti a ospitare, e forse finanziare, un’iniziativa così marcatamente di parte?”
Due le domande rivolte al sindaco Bennati e alla sua giunta:
Il Comune ha sostenuto economicamente un evento usato per fini di parte?
In che modo questa iniziativa si concilia con la dichiarata neutralità politica della lista civica?
“Vorremmo almeno essere smentiti sull’uso di risorse pubbliche – conclude Marzullo – perché non è accettabile che una ricorrenza cittadina venga trasformata in un palco per spot elettorali”.
Monte al Centro: “Dal centrosinistra al Guerriero di Legnano: il sindaco ha smarrito la coerenza”
Critiche altrettanto severe arrivano dal gruppo Monte al Centro, che affida la sua replica a un intervento ironicamente intitolato “Il diario dei ricordi – dall’Ulivo al Guerriero di Legnano: breve storia di un’anamnesi politica”.
“Quella che doveva essere una festa della comunità – scrivono i consiglieri – si è trasformata in una passerella elettorale esclusiva per esponenti del centrodestra. Nessun invito per i consiglieri di opposizione, come se il contraddittorio fosse un fastidio. Il tutto condito da un comizio-buffet”.
Ma la stoccata più tagliente è per il sindaco Bennati:
“Nel 1996 era tra gli organizzatori di un evento dell’Ulivo a Gargonza. Ieri, invece, si è speso per sostenere il centrodestra in un contesto istituzionale nato con l’amministrazione Lupino, che lui allora avversava. In questo viaggio politico da sinistra a destra, il sindaco ha dimenticato in valigia la coerenza.”
Il gruppo chiude ricordando:
“Le istituzioni appartengono a tutti, non solo a chi oggi occupa la poltrona. Noi siamo qui per ricordarlo. E per non farlo dimenticare ai cittadini”.
Foto: da social