Linea Pratovecchio Arezzo, Seri: “Indagini interne, risolviamo o mi dimetto”. Ceccarelli replica a Casucci

Un macchinario, nel corso di lavori al verde, ha tranciato un cavo in fibra ottica che alimenta la parte elettronica della sicurezza ferroviaria, fondamentale per la segnalazione della posizione dei treni. Lfi è corsa ai ripari e con Tiemme ha organizzato autobus sostitutivi, ma gli utenti hanno lamentato numerosi disagi, con ritardi che hanno raggiunto le due ore.
Sulla vicenda, c’è da registrare il botta e risposta tra Marco Casucci e l’assessore a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, oltre alle dichiarazioni del presidente di Lfi spa, Maurizio Seri, che minaccia dimissioni “qualora le difficoltà non siano superate”.
Tre indagini interne avviate, assicura Maurizio Seri,
“per verificare i fatti, accertarne le responsabilità, comprenderne le ragioni e prendere, coscientemente, le decisioni più idonee e corrette per evitare il ripetersi di tali problematiche. Tali indagini dovranno essere svolte rapidamente, innanzi tutto per dare risposte ai tanti pendolari, lavoratori e studenti che ogni giorno si affidano a noi per recarsi nei propri luoghi di lavoro e di studio. Il Gruppo LFI sta portando avanti importanti investimenti per migliorare e ringiovanire sia il parco treni, sia per installare il più moderno ed efficace sistema di sicurezza sulla marcia treno (ERTMS), che oltre all’innalzamento degli standard di qualità e sicurezza del servizio sta già producendo un considerevole indotto tecnologico/economico per il nostro territorio aretino/senese. I dati di bilancio sono storicamente positivi, grazie a un’attenta gestione dei costi che fa del Gruppo LFI spa una società ben patrimonializzata e con disponibilità finanziare adeguate per poter programmare il medio e lungo periodo. Proprio considerando tali elementi positivi, la società non può e non deve essere protagonista di situazioni negative come quelle occorse in questo ultimo periodo. Ed è proprio per la straordinaria importanza che il servizio ferroviario riveste nel nostro territorio, spesso come unica possibilità di trasporto per alcune fasce di popolazione, che devono essere fatti i massimi sforzi per mitigarne le inevitabili criticità e migliorarne l’affidabilità. Queste tre indagini mirano proprio a questo. Se al loro termine non dovessero emergere le condizioni per superare le sfide che la società, ragionevolmente, si propone di affrontare sarò il primo a trarne, personalmente e responsabilmente, le conclusioni, rimettendo il mandato ricevuto dagli azionisti“.
L’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli:
“Prendiamo atto delle dichiarazione di Maurizio Seri, presidente di LFI, la società che gestisce l’infrastruttura ferroviaria ed apprezziamo la trasparenza alla quale ha improntato la sua azione. Alla luce dei disagi che l’incidente ha provocato per tanti utenti del servizio ferroviario, lavoratori e studenti, ci auguriamo che le indagini promosse da Seri facciano piena luce sulle cause dell’incidente di ieri, sulle eventuali responsabilità interne all’azienda e che siano presi i conseguenti provvedimenti.”
“La Regione – ha concluso Ceccarelli – sta investendo molto sulla linee gestite da Tft che collegano Pratovecchio Stia e Sinalunga con Arezzo. Nonostante questo nostro impegno, i problemi ed i conseguenti disagi per gli utenti continuano ad essere troppo frequenti, per cui attendiamo le conclusioni delle indagini interne fiduciosi che siano utili e impediscano il ripetersi di questi incidenti.”
Alle accuse del Consigliere regionale leghista Marco Casucci, che dichiara:
“Da anni denunciamo con forza i disagi, gli enormi problemi quotidiani dei pendolari sulla linea ferroviaria Stia-Arezzo, l’assessore regionale Ceccarelli non se la può cavare con indagini interne per un singolo episodio. Vogliamo un report preciso sugli investimenti fatti dalla Regione sulla linea e vogliamo avere un report sulle interruzioni e sui problemi che la linea ha patito e sta patendo. Si tratta di una mancanza di rispetto verso i cittadini costretti a spostarsi per lavoro. Nessuno può smarcarsi dalle proprie responsabilità, Ceccarelli non può chiedere cambi di passo e tirare in ballo esclusivamente le responsabilità di Lfi. Da casentinese, da ex presidente della Provincia di Arezzo, da assessore regionale ai Trasporti tutto questo non sarebbe dovuto accadere, tutto questo non è accettabile“.
l’Assessore Vincenzo Ceccarelli replica:
“Vorrei tranquillizzare il consigliere Casucci, qui l’unica cosa scaricata, da parte sua, è il buon senso. Casucci nella sua campagna elettorale permanente confonde un possibile errore umano di un operaio che trancia un cavo, con problemi di investimenti e ci chiede un report che ho già fatto più volte e rifaccio ben volentieri.”
“Ricordo innanzitutto che in molte parti d’Italia le linee ferroviarie minori vengono chiuse e sostituite con un servizio di bus – spiega Ceccarelli – invece la Toscana con il contratto di servizio ha stanziato 8 milioni di euro per garantire 9 anni di servizio ferroviario sulla linea Stia-Arezzo-Sinalunga, con due nuovi treni Jazz e un collegamento diretto tra il Casentino e Firenze. Altri 20 milioni di investimento regionale serviranno invece per rendere più sicura l’infrastruttura, con l’installazione del sistema ERTMS/ETCS L2. C’è un protocollo d’intesa per il sostegno al turismo scolastico, spesso sottovalutato, che sta dando dei buoni risultati. C’è un piano per la valorizzazione delle stazioni già ben avviato a Bibbiena, Pratovecchio Stia e Rassina. Ci sono progetti legati a singoli eventi co-finanziati dalla Regione come il treno dei bambini. Inoltre la Stia-Arezzo e la Arezzo-Sinalunga sono state le prime due tratte ferroviarie di proprietà regionale in Italia ad ottenere l’autorizzazione di sicurezza dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (Ansf). Questo permetterà il ritorno ad una velocità adeguata dei treni, in attesa che con il sistema ERTMS questa possa essere ulteriormente aumentata.“
“Detto questo, conosco i disagi che i cittadini hanno vissuto in questi mesi – conclude Ceccarelli – per questo sto chiedendo alla società che gestisce il servizio di fare chiarezza e di prendere i dovuti provvedimenti tecnici e organizzativi affinchè il servizio possa funzionare meglio. La Regione è proprietaria della linea ma non gestisce il servizio. Quindi Casucci, sveglia! Tra i proprietari di Lfi ci sono anche Provincia e Comune di Arezzo, ma non la Regione.“