“L’ex Camera di Commercio simbolo dell’immobilismo di Arezzo. Servono idee nuove, non aste deserte”. Le proposte di Gianni Ulivelli

Un edificio dal grande valore storico e urbanistico, oggi vittima del disinteresse e della mancanza di visione. È questa, in sintesi, la riflessione di Gianni Ulivelli, coordinatore provinciale di Italia Viva, sull’ex sede della Camera di Commercio di Arezzo, in Viale Giotto, inutilizzata da anni e già protagonista di un’asta andata deserta, con la prospettiva concreta che anche la seconda vada nello stesso modo.
«La situazione attuale di questo edificio è emblematica dell’immobilismo che grava su Arezzo», afferma Ulivelli. «Parliamo di un palazzo costruito nel pieno del boom economico, che ha rappresentato per decenni
un riferimento istituzionale e urbano. Pensare oggi a una destinazione esclusiva per uffici è miope e fuori dal tempo».
Per il coordinatore di Italia Viva Arezzo, l’unica via realmente percorribile è una destinazione pubblica, capace di rigenerare l’edificio e rivitalizzare una delle aree centrali della città. «Con i giusti adeguamenti – aggiunge – questo spazio potrebbe diventare un polo multifunzionale dedicato al coworking, agli audiovisivi, alla cultura, magari con una biblioteca moderna e aperta. Serve un’idea nuova, non il solito tentativo di vendita al ribasso, destinato a fallire».
L’auspicio è che l’amministrazione comunale possa ancora invertire la rotta:
«Mi auguro che ci sia un colpo di coda, una presa di responsabilità vera, per rilanciare una zona strategica e simbolica per Arezzo, oggi dimenticata. Non possiamo permetterci che un patrimonio simile resti ostaggio del silenzio e dell’inerzia».