La proposta delle Donne Democratiche: “Intitoliamo strade e spazi pubblici alle donne della Resistenza”

Un appello per restituire memoria, riconoscimento e visibilità al ruolo determinante che tante donne hanno avuto nella lotta per la libertà e nella costruzione della democrazia italiana. È questa la proposta lanciata dalla Conferenza delle Donne Democratiche della provincia di Arezzo, che invita le amministrazioni comunali e provinciali del territorio a intitolare vie, piazze, scuole e spazi pubblici a figure femminili protagoniste della Resistenza e della successiva fase repubblicana.
“Vogliamo valorizzare il contributo delle donne alla Liberazione dal nazifascismo e al processo di conquista dei diritti nel nostro Paese”, dichiara Donella Mattesini, portavoce provinciale della Conferenza. “Purtroppo, un’analisi degli attuali stradari comunali mostra come le intitolazioni a donne della Resistenza siano quasi assenti. È una lacuna storica e culturale che chiediamo di colmare”.
Tra i nomi proposti spiccano figure di altissimo rilievo come Tina Anselmi e Nilde Iotti, simboli di coraggio, impegno civile e istituzionale. Ma l’elenco è lungo e comprende molte altre donne che hanno lottato nell’ombra, spesso pagando con la vita o la libertà, e che meritano oggi un riconoscimento pubblico.
La proposta, rivolta a tutte le istituzioni locali, non è solo un gesto simbolico: è un atto di memoria attiva e di giustizia storica, per dare spazio nella toponomastica ai volti femminili della nostra Repubblica, spesso dimenticati.
“Intitolare un luogo pubblico a queste donne – conclude Mattesini – significa offrire alle nuove generazioni un esempio concreto di impegno, responsabilità e amore per la libertà. È un gesto che parla di passato, ma guarda dritto al futuro”.