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mercoledì | 29-10-2025

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Politica

La Carta etica: contro le discriminazioni di genere anche in ambito sportivo

Il Comune di Arezzo ha adottato la Carta etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport, accogliendo la proposta di Soroptimist international club Arezzo e concedendo il patrocinio all’evento di presentazione che si terrà martedì 4 novembre alle 18:00 al circolo Tennis Giotto.

“Il Comune di Arezzo – ha dichiarato l’assessore alle pari opportunità Giovanna Carlettini – adotta uno strumento che rappresenta una dichiarazione programmatica e un ulteriore tassello del lavoro che stiamo portando avanti in questi anni, in nome di valori irrinunciabili come la lotta a discriminazioni e alla violenza contro le donne, in ogni ambito della società e del vivere civile. Ho letto recentemente un interessante report fornito da un’associazione con la quale collaboriamo assiduamente: Pronto Donna. I dati sono preoccupanti e le segnalazioni di donne maltrattate in crescita. A voler cogliere tutti i risvolti di questo dramma, viene da pensare come tale crescita sia proporzionale al numero di donne che finalmente si ribellano a situazioni insopportabili e mostrano maggiore coraggio che in passato nel rivolgersi alle forze dell’ordine e alla giustizia. Confido che questa acquisizione di consapevolezza sia frutto anche delle nostre politiche e azioni e della convinzione con cui le stiamo conducendo”.

“Lo sport – ha aggiunto l’assessore Federico Scapecchi – mostra ancora una volta la sua malleabilità e permeabilità nell’assumere nuovi principi e renderli patrimonio condiviso. La parità di genere nello sport non è un aspetto secondario, sono ancora molte le discipline appannaggio principalmente degli uomini, le donne sono in minoranza nella pratica sportiva all’aperto, magari per preoccupazioni legate alla sicurezza personale, è in aumento l’abbandono della pratica tra le giovani e le giovanissime, comprese nella fascia di età tra i 10 e i 24 anni. Inoltre, le donne nello sport soffrono di uno dei maggiori divari di retribuzione rispetto all’altro genere. Incentivare la creazione di spazi sicuri, con personale competente e formato anche sulle problematiche della discriminazione contribuisce allo sport femminile e di conseguenza alla crescita di nuovi talenti”.

“Il documento – ha sottolineato Daniela Tosi, presidente di Soroptimist Arezzo – è stato elaborato da Soroptimist insieme all’Associazione nazionale atlete e stabilisce principi guida per la parità di genere nello sport. È rivolto a tutte le associazioni sportive del territorio e confidiamo in una sua generalizzata condivisione. Dal 2024 lo hanno adottato oltre 100 Comuni”.

CARTA ETICA PER IL SUPERAMENTO DEI DIVARI E DELLE DISCRIMINAZIONI DI GENERE NELLO SPORT
Il Comune di Arezzo adotta la seguente Carta:

Art. 1

La pratica sportiva appartiene a entrambi i generi e deve favorire lo sviluppo psicofisico e il benessere delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi, nonché delle adulte e degli adulti, senza interruzioni o allontanamenti dovuti a discriminazione di genere.

Art. 2

Il Comune promuove nell’ambito delle sue competenze, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati:

l’abbattimento di ogni stereotipo e pregiudizio, incoraggiando in particolare le bambine e i bambini a interessarsi e praticare qualsivoglia disciplina sportiva;
il diritto delle bambine e dei bambini a poter scegliere la disciplina sportiva da amare e praticare, in tutte le possibili declinazioni, in veste amatoriale o agonistica, dall’infanzia alla piena maturità, siano essi in condizioni di piena abilità o di disabilità.

Art. 3

Il Comune garantisce la presenza sul proprio territorio di strutture e spazi idonei dove si possa esercitare attività sportiva e ha cura di favorire il loro utilizzo da parte di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, adulte e adulti.

Art. 4

Il Comune promuove azioni di informazione e sensibilizzazione, specialmente presso le Associazioni e Società Sportive e la cittadinanza tutta, volte a prevenire le molestie, la violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione prevista dal Codice delle pari opportunità, di cui al decreto legislativo 11 aprile 2006, n. 198, come stabilito dall’art. 16 del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 39, ed in particolare: promuove e sostiene campagne di informazione, contro ogni azione discriminatoria, eseguita a mezzo di parole, gesti, stampa, social, web, immagini e atti persecutori di ogni genere, tesi a screditare, sbeffeggiare, sminuire, svilire, annichilire, demotivare, mortificare lo sport femminile, anche organizzate da altri soggetti, in base alle proprie capacità di bilancio e coordinandole ove possibile con le proprie iniziative in materia sportiva;
invita gli Enti, le Associazioni e le Società sportive operanti sul proprio territorio a: aderire ai tavoli di confronto istituiti presso l’Amministrazione comunale, quali la Consulta Comunale dello Sport e la Consulta Comunale per la promozione delle Pari Opportunità, al fine di diffondere le buone pratiche tese al raggiungimento della parità di genere e all’eliminazione di qualsiasi forma di discriminazione nella pratica dell’attività sportiva; collaborare per monitorare il numero di persone praticanti attività sportiva sul proprio territorio, al fine di rilevare eventuali divari di genere e/o specifici fenomeni di ostacolo al sano svolgimento della pratica sportiva da parte di bambine e ragazze; favorire e sostenere, sulla base delle proprie capacità di bilancio, le attività da chiunque organizzate di sensibilizzazione, formazione e prevenzione delle molestie e di comportamenti inopportuni nello sport, coordinandole ove possibile con le proprie iniziative politiche in materia sportiva.

Art. 5

Il Comune si impegna ad adottare e a divulgare buone prassi per la promozione e la crescita dello sport femminile e favorisce la valorizzazione delle donne atlete, dirigenti e tecniche tramite il supporto alla diffusione dell’immagine delle atlete del proprio territorio praticanti sport individuali e di squadra a livello agonistico e/o sport di squadra, al fine di determinare un modello positivo per le bambine e le ragazze, con azioni di presenza nelle scuole, partecipazione a eventi pubblici e promozione delle attività sportive sul territorio.

Art. 6

Il Comune richiede che all’interno degli impianti sportivi di sua proprietà, chiunque ne sia il gestore o utilizzatore, sia garantito il diritto al rispetto delle relazioni interpersonali tra i generi da parte di tutte le figure preposte all’educazione, all’allenamento e alla pratica sportiva, anche nel rispetto del «Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023» della Presidenza del Consiglio dei Ministri e successive modificazioni e integrazioni.

Art. 7

Il Comune, in sinergia con le Associazioni e le Società sportive del territorio, promuove l’applicazione della presente Carta etica per il superamento dei divari e delle discriminazioni di genere nello sport in tutto il territorio comunale.