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sabato | 12-07-2025

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Giani, who else?

Come lo si gira, visto da fuori, quello in casa Pd appare come un pasticciaccio degno della peggior vecchia politica. Giani ha ribadito la sua volontà di ricandidarsi, puntando sulla decisione del Pd toscano, ma la spaccatura tra le richieste di discontinuità nazionali e il forte appoggio dei sindaci locali fa della prossima direzione regionale del 18 luglio un passaggio cruciale per il centrosinistra toscano.

Mentre il governatore uscente, Eugenio Giani, ha annunciato ufficialmente la propria disponibilità alla candidatura per il secondo mandato, chiedendo una votazione in assemblea regionale del Pd da convocare entro il 18 luglio, la Segretaria nazionale Elly Schlein continua a temporeggiare e da Roma ribadisce la necessità di “seguire un percorso unitario, lavorando a un’alleanza competitiva nelle sei regioni al voto, tra cui la Toscana“.

Lo scopo della mossa di Giani è far decidere la linea al Pd toscano e non alla segreteria nazionale, richiedendo almeno il 60 % dei voti per confermare o sbloccare eventuali primarie. Gli alleati — Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana — chiedono una discontinuità rispetto al passato, ritenendo il profilo di Giani troppo moderato. La segreteria regionale del Pd, guidata da Emiliano Fossi e Marco Furfaro, punta a un “campo largo” con questi alleati, ma si scontra con la forte spinta territoriale in favore del governatore.

Intanto più di 103 sindaci toscani, oltre metà dei Comuni, compresi 16 aretini, hanno firmato un appello pubblico in favore della conferma di Giani. E un recente sondaggio dell’istituto Tecnè segnala una forte popolarità del governatore, tra il 55 % e il 59 %, con un vantaggio di circa 20 punti sul possibile avversario di centrodestra.

“È tempo di scegliere”: 16 sindaci aretini suonano la sveglia a Schlein per Giani bis

 

A sostegno di Giani arriva la dichiarazione della Segretaria provinciale del Partito Democratico, Barbara Croci.

Auspico che si arrivi in tempi rapidi a una definizione chiara e condivisa della candidatura alla Presidenza della Regione” — dichiara Barbara Croci, Segretaria provinciale del Partito Democratico, rivolgendosi ai vertici regionali e nazionali del PD.

“Il Partito Democratico provinciale ha bisogno di certezze per poter avviare con efficacia il proprio lavoro: definire criteri trasparenti per le candidature locali, organizzare il percorso politico e preparare una campagna elettorale che sarà breve ma particolarmente importante.

È fondamentale, in questa fase, restituire pieno protagonismo ai territori e agli iscritti, riaffermando quel senso di appartenenza largo e partecipato che rappresenta la vera forza del nostro partito. Attendere ulteriormente può solo indebolire il confronto politico. È il momento della responsabilità e della condivisione delle scelte, in un contesto politico dove è indispensabile lavorare a una coalizione ampia e coesa.

La questione delle candidature non può certo essere l’unico terreno di discussione. Dobbiamo tenere al centro i contenuti: la tutela e il rilancio della sanità pubblica, il nodo strategico delle infrastrutture, le politiche per le aree interne, lo sviluppo economico, la cultura, l’innovazione e la coesione sociale. Su questi temi vogliamo costruire la nostra proposta e per questo Eugenio Giani è una candidatura autorevole. In questi anni è stato in grado di interpretare e coordinare al meglio il lavoro della Giunta e della maggioranza in Consiglio regionale che, insieme al contributo fondamentale del Partito Democratico, ha consentito di portare avanti politiche pubbliche innovative, attente ai territori e capaci di coniugare sviluppo e diritti.

Tra i risultati più rilevanti voglio ricordare la legge sul fine vita – tra le prime in Italia –, la gratuità degli asili nido, gli incentivi per i piccoli comuni, il sostegno al tessuto produttivo locale e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale in chiave sostenibile. È dunque giusto che la sua candidatura sia portata subito, come annunciato dal Segretario regionale, al tavolo della coalizione.

In questo contesto, la sfida di Arezzo assume un rilievo particolare. In vista delle prossime elezioni amministrative è importante dare un segnale concreto di apertura e dialogo, evitando che la discussione venga guidata esclusivamente da dinamiche personalistiche o dall’utilizzo unilaterale dei canali dell’informazione per promuovere singole candidature.

Avvieremo un confronto serio e trasparente all’interno della nostra comunità politica. Con questo intento convocherò nei prossimi giorni la Direzione provinciale, nella quale aprire un ragionamento franco e costruttivo.

Il Partito Democratico, tutto, ha il dovere di condurre questa fase con equilibrio e determinazione, tenendo insieme decisione e ascolto. Solo così potremo affrontare con coerenza e credibilità le prossime sfide“.

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