Ghinelli: “Tutto chiuso come a Pasqua per 25 aprile e 1 maggio”. Capone: “Imprese, un bene collettivo” Video

https://www.youtube.com/watch?v=wb7rbt5V70U
Ospite di Ghinelli Antonio Capone, direttore generale di Confindustria Toscana Sud per le province di Arezzo, Siena e Grosseto.
“Quello che nell’ultima settimana sta facendo soffrire un po’ di più le imprese è lo stop and go, anche in termini di notizie, su quella che sarà la fase 2. Le aziende hanno un enorme bisogno non solo di ripartire ma di programmare la ripartenza. La fermata è stata legittima, siamo riusciti a contenere quell’ondata che ci preoccupava fortemente, visti i dati della Lombardia dei primi giorni della pandemia in Italia. Oggi siamo in una fase di contenimento con cui dovremo convivere e quindi abbiamo bisogno che vengano definite le regole di convivenza. Il lavoro nelle imprese non è un bisogno ‘di piacere’, ma è un bisogno per gestire il futuro dell’economia.
Soprattutto nelle attività produttive strutturate, nelle fabbriche, tutti i lavoratori sono abituati a rispettare le regole, questa capacità di conformarsi di chi entra in uno stabilimento è ormai un dato acquisito. Ci sono delle attività che facevano del momento dell’aggregazione la natura stessa del business (discoteche, pub): probabilmente sarà un tema più complesso e articolato da gestire. Oggi c’è qualche vincolo in più, il sapone, la sanificazione, la distanza, ma queste sono cose che, una volta dette, si possono rispettare. Prova ne sia che nelle imprese che in questo periodo sono state aperte non si sono verificati contagi o focolai, perché non è quello il luogo. Semmai c’è da gestire il passaggio tra l’abitazione e il luogo di lavoro laddove questo richiedesse un massiccio utilizzo dei mezzi pubblici.
Oggi credo che ci siano tutte le condizioni per poter riaprire. Non è vero che chi vuole riaprire vuole generare un rischio contagio, si lavora con intelligenza. Non esistono i due estremi, esiste la sicurezza di tutti noi ed esiste la possibilità di farlo con le norme e il rispetto”.
Sul futuro della green economy e dell’industria verde, Capone pensa che “i sistemi di produzione della Toscana del sud sono assolutamente preparati alla gestione. Oggi lavorare in un’industria non vuol dire più nell’immaginario collettivo fumi e problemi, ma vuol dire tecnologia, collaborazione, professionisti. Le imprese sono un bene collettivo, questa è la verità di oggi e del futuro“.
Sono state 140 le persone controllate dalla Polizia Municipale aretina, 10 di queste sono risultate fuori regola e sono state sanzionate. Il drone ha lavorato su Pionta, Campo di Marte, Tortaia, Meridiana. Controllati attività commerciali e autobus.
“Ho appena firmato l’ordinanza che prevede la chiusura totale per il 25 aprile e il 1 maggio” di tutte le attività commerciali in città, comprese quelle tramite distribuzione automatizzata di beni, ad eccezione di edicole, farmacie e parafarmacie. È fatta salva la sola consegna a domicilio di cibo. Lo annuncia il sindaco, che menziona poi un’altra ordinanza – stavolta regionale – che consente da venerdì la vendita di cibo da asporto. “La mia ordinanza invece prevede che si possano ordinare cibi da asporto in giorni diversi da 25 aprile e 1 maggio: è un’ordinanza più restrittiva di quella della Regione Toscana. In queste due giornate vogliamo evitare che la gente esca di casa“. Sabato 25 aprile il mercato di viale Giotto non si terrà, nemmeno per la parte alimentare.